Tajani: “Confermato impegno governo per promozione diritti donne”

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(Adnkronos) – “Ringrazio Federmanager e il presidente Stefano Cuzzilla per questo momento di riflessione e confronto su temi centrali come la parità di genere e la promozione dei diritti delle donne. Un’iniziativa che testimonia la sempre maggiore attenzione e sensibilità dell’imprenditoria per questi temi”. Così il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, all’evento di presentazione del libro ‘She Leads: la parità di genere nel futuro del lavoro’, scritto da Stefano Cuzzilla presidente Federmanager e 4.Manager, insieme con Andrea Catizone, avvocata sui diritti della persona e delle discriminazioni e a cura della giornalista Silvia Pagliuca. 

“Desidero confermarvi – sottolinea – l’impegno del Governo e del ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale verso questi obiettivi. Obiettivi che, a cominciare da casa nostra, decliniamo in un’agenda per le pari opportunità e l’eliminazione di ogni forma di discriminazione: il ministero degli Affari esteri è stato tra le prime amministrazioni, nel 2011, a dotarsi di un Comitato unico di garanzia il cui compito è tutelare lavoratrici e lavoratori e assicurarne il benessere sul luogo di lavoro, anche attraverso uno sportello di ascolto e l’elaborazione, ogni tre anni, di un piano di azioni positive volte a colmare i divari ancora esistenti ed a garantire pari opportunità, salute e sicurezza”. 

“Sul piano nazionale – ricorda Tajani – corale è l’impegno delle Istituzioni per la realizzazione del quarto Piano d’azione per l’attuazione dell’Agenda donne, pace e sicurezza per il periodo 2020-2024, elaborato con il contributo della società civile”. 

“Per il ministero degli Affari esteri – continua il ministro – la tutela e la promozione dei diritti delle donne e delle bambine è un tassello essenziale dell’azione internazionale dell’Italia per il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dell’individuo, nonché un elemento qualificante della diplomazia della crescita che ho posto al centro del mio mandato. Penso, in particolare, al contrasto ad ogni forma di abuso e violenza nei confronti di donne e bambine e all’accesso all’istruzione, precondizioni per il raggiungimento di un’effettiva uguaglianza di genere e perciò per l’eradicazione della povertà e delle disuguaglianze e per la costruzione di società stabili, inclusive e prospere”. 

“Su tutti questi temi – rimarca – l’Italia è in prima linea nei fora multilaterali, a cominciare dalle Nazioni Unite. In questi giorni si svolge a New York la 67ma sessione della Commissione Onu sulla Condizione delle donne (6 marzo-17 marzo). Vi stiamo partecipando attivamente per far avanzare la riflessione della comunità internazionale su come assicurare pari opportunità e valorizzare il talento delle donne nell’istruzione e nel mondo del lavoro, ad esempio, sfruttando il potenziale della transizione digitale ed evitando che le nuove tecnologie non alimentino invece nuovi divari”. 

“Sosteniamo con convinzione – assicura – ogni iniziativa al riguardo in seno al Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite e, inoltre, come Presidenza di turno del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa (novembre 2021 e maggio 2022) abbiamo dedicato un’attenzione prioritaria a queste materie”. 

“Le attività di cooperazione allo sviluppo che conduciamo con i nostri paesi partner – afferma il ministro Tajani – sono un pilastro fondamentale dell’azione dell’Italia a favore dei diritti delle donne e delle bambine e per una crescita sostenibile e condivisa. Il Documento triennale di programmazione e indirizzo della cooperazione allo sviluppo per il 2021-2023 mira a realizzare progetti che incidano sulle cause strutturali delle disuguaglianze di genere: lotta alla violenza sessuale e di genere, incluso in ambito domestico; promozione della salute materna ed infantile; istruzione femminile; partecipazione delle donne all’attività economica, inclusione finanziaria e accesso al credito”. 

“Partecipazione – avverte – significa anche concorso attivo delle donne ai tavoli in cui si negoziano pace e riconciliazione, per conseguire, in contesti di conflitto e di crisi, soluzioni più durature, giuste e stabili. Per questo, l’Italia sostiene con convinzione la Rete delle donne mediatrici del mediterraneo (Mwmn), lanciata per promuovere l’uguaglianza di genere e favorire l’inclusione delle donne nei processi di pace e mediazione in un’area di immediato interesse strategico per il nostro Paese. Anche grazie alle opportunità offerte da questa Rete si è giunti alla creazione di un’Alleanza globale delle reti regionali di donne mediatrici”. 

“Il Governo – sostiene – continuerà a lavorare con determinazione lungo queste direttrici. Sono certo che potremo altresì continuare a contare sull’apporto fondamentale del settore privato e dell’imprenditoria all’azione istituzionale. Solo attraverso il mosaico di iniziative, idee e contributi di tutto il sistema Paese potremo raggiungere risultati sempre più ambiziosi in termini di inclusione e parità di genere”. 

 

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