Lazio-Juve, Allegri: “Sfida per il secondo posto”

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(Adnkronos) – “La Lazio sta facendo un ottimo campionato, è uno scontro diretto per il secondo posto”. Massimiliano Allegri presenta così la sfida che la sua Juventus giocherà domani sera sul campo della Lazio. I biancocelesti allenati da Maurizio Sarri sono secondi con 55 punti. La formazione bianconera è a quota 44 ma, senza penalizzazione, sarebbe a 59. “Sarri è tornato a contraddistinguersi per una grande difesa e la Lazio ha la miglior difesa del campionato. Per noi domani sarà una gara difficile”, dice Allegri, che non si sbilancia sull’undici titolare. “Non ho ancora deciso la formazione. Valuterò Pogba e Bonucci e chi ha recuperato dalla partita con l’Inter. Sicuramente non ci saranno Iling e Barrenechea che ieri hanno giocato con la Next Gen vincendo una gara importante. Chiesa sta meglio, ma come ho detto devo ancora fare le scelte. Forse ci sarà qualche cambio in difesa perché hanno giocato tanto. Alex Sandro sta meglio, può essere della partita. Gatti? È migliorato e può continuare a migliorare, lavoriamo per questo”, dice.

Tra i temi d’attualità, gli insulti razzisti che alcuni tifosi della Juve hanno indirizzato a Romelu Lukaku nella semifinale di Coppa Italia pareggiata 1-1 contro l’Inter. Il giudice sportivo ha disposto la chiusura della curva bianconera per una gara. “La Juventus combatte tutti i gesti di discriminazione razziale, di qualsiasi tipo e continuerà a farlo. Quello che è successo l’altra sera in campo non è un bello spettacolo e non deve più succedere. Per quanto riguarda il resto, sono orgoglioso che la Juventus abbia già individuato i responsabili dei gesti razzisti”, dice Allegri, che non si espone sulle decisioni del giudice sportivo.

“Non le commentiamo, ci sono gli organi di competenza che decidono. Noi dobbiamo pensare solo a giocare, non dobbiamo farci distrarre da niente e dovremo essere bravi a mantenere la calma in ogni momento. Nel finale contro l’Inter ci sono state cose brutte da vedere. C’è chi è arrivato in campo venendo da sopra, questo non deve succedere: i dirigenti devono essere da esempio, ma capisco che anche qui ci sono dei livelli”, dice.

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