(Adnkronos) – Con l’arrivo dei leader sindacali è iniziato, intorno alle 19.25, a palazzo Chigi il vertice con il governo sul decreto lavoro in vista del Cdm di domani 1 maggio 2023. Folta la delegazione governativa guidata dal premier Giorgia Meloni: ci sono il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, quello del Lavoro, Marina Elvira Calderone; i sottosegretari alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari e Alfredo Mantovano; il viceministro del Lavoro, Maria Teresa Bellucci e il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.
Per i sindacati ci sono Maurizio Landini, segretario generale Cgil, con la vice Gianna Fracassi; il leader della Cisl, Luigi Sbarra con il vice Giulio Romani; il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri con la coordinatrice della segreteria, Manuela Pellegrino; il segretario generale della Ugl, Paolo Capone, con il dirigente confederale Fiovo Bitti.
BOMBARDIERI – ”Abbiamo la sensazione che il governo viva nel metaverso”, ha affermato il segretario della Uil Bombardieri entrando a palazzo Chigi. Il decreto legge che sarà varato domani dal Cdm, secondo il sindacalista, ”aumenta la precarietà ed è il primo problema che abbiamo in questo Paese”. Al presidente del Consiglio, Giorgi Meloni, ”chiederemo coerenza rispetto alle sue dichiarazioni di quando stava all’opposizione”. Il segretario, distribuendo un volantino ai giornalisti presenti con le dichiarazioni del 2020 e del 2021, ricorda le sue frasi: ”Dichiarava che serve un lavoro stabile per giovani e precari, che serviva trovare lavoro e garantire una futura pensione ai giovani, ricordo che di opzione donna non si parla più, diceva che bisogna attaccare le multinazionali sugli extra profitti, non ne abbiamo tracce. Oggi riproporremo” queste misure, ”ascoltando il governo cosa ci dirà”.
Quanto alle dichiarazioni di Meloni su chi lavora il primo maggio, il sindacalista dice: ”Bisognerebbe avere rispetto di tutte le persone che lavorano”. Le valutazioni di Maurizio Landini, aggiunge, fanno riferimento ”alle persone che oggi sono costrette a lavorare, oggi pomeriggio o domani, e che avrebbero potuto non lavorare’. Il dato vero – aggiunge il leader Uil – è che il governo per 6 mesi di lavoro non ne ha parlato e ne parla il primo maggio. E’ chiaro che si tratta di un’operazione per controbilanciare il primo maggio di lavoro e di Cgil, Cisl e Uil. Volete scommettere che domani – dice il leader Uil rivolto ai giornalisti – ci sarà la conferenza stampa del governo in contemporanea con i comizi dei tre segretari generali? A noi sembra che l’obiettivo sia questo”.
LANDINI – Solo una battuta invece prima di entrare per il segretario della Cgil Maurizio Landini. ”Non dico nulla, sono solo venuto da voi per un saluto e per esprimervi solidarietà perché state lavorando di domenica sotto la pioggia…”, dice rivolto ai giornalisti.