Cresce la Second Hand Economy, vale 25 miliardi di euro

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(Adnkronos) – Sono 24 milioni gli italiani che hanno scelto nel 2022 la Second Hand Economy, generando un valore economico di 25 miliardi di euro, pari all’1,3% del Pil nazionale. Aumentano il numero di persone che comprano e vendono usato (57% vs 52% del 2021) e la frequenza di utilizzo di questa forma di economia circolare e distributiva. Continua la crescita dell’online, canale preferito dal 65% dei rispondenti, con un volume d’affari di 11,9 milioni di euro (47% del totale), ma dopo due anni di difficoltà cresce anche l’offline. Il guadagno medio è di quasi 1.000 euro (953 euro). Queste le principali evidenze della nona edizione dell’Osservatorio Second Hand Economy condotto da Bva Doxa per Subito, piattaforma attiva in Italia per comprare e vendere in modo sostenibile. 

“Nel 2022 osserviamo un ulteriore aumento della percentuale di coloro che fanno second hand, così come del valore generato che arriva a 25 miliardi di euro e che è il più alto di sempre. Un segnale chiaro di come questa forma di economia circolare abbia a tutti gli effetti sdoganato il pregiudizio, per diventare un’abitudine di cui andare fieri, una scelta da rivendicare con orgoglio perché intelligente, sostenibile, smart – commenta Giuseppe Pasceri, Ceo di Subito – Subito, e in particolare l’esperienza sempre simile all’e-commerce della compravendita dell’usato, scelta da 6 utenti su 10, hanno contribuito a rendere ancora più semplice e comoda questa scelta, conquistando un target cross-generazionale esigente e attento”.  

COSA COMPRANO E VENDONO GLI ITALIANI – Veicoli si conferma la prima categoria per valore generato a totale (10,6 mld euro), seppure in decrescita rispetto al balzo positivo del 2021. A seguire Casa e Persona, la categoria che cresce più delle altre (6,7 mld euro nel 2022 vs 5,7 mld euro del 2021). Seguono in terza posizione Elettronica (4,5 mld euro) e Sports&Hobby in quarta (3,4 mld euro), sostanzialmente stabili rispetto al 2021 per valore generato.  

VALORI E MOTIVAZIONI – La percentuale di chi compra e vende usato cresce dal 52% al 57% e si conferma al terzo posto tra i comportamenti sostenibili messi in atto dagli italiani, preceduto da raccolta differenziata (90%) e acquisto lampadine Led (69%) e seguito da acquisto prodotti a km0 (49%). Percentuale che cresce notevolmente soprattutto per alcuni target, che trovano nella second hand un alleato per affrontare tutti i cambiamenti tipici della loro condizione: GenZ e Millennials (73%), ma anche famiglie giovani con figli piccoli (75%). Guardando solo al 2022, sono oltre 24 milioni gli italiani che hanno scelto l’usato. Ma quali sono i valori che vengono associati a questa scelta? In primis la sostenibilità di un comportamento che fa bene all’ambiente (55%), seguito dall’importanza di non sprecare, dando valore alle cose (52%) e dalla scelta intelligente e attuale di un modello differente di economia (51%). Valori trasversali a tutte le generazioni.  

FOCUS REGIONI – Le prime tre regioni che spiccano per volume d’affari nel 2022 sono: Lombardia (4,2 mld euro); Campania (3,1 mld euro); Lazio (2,7 mld euro). Le regioni dove si guadagna di più rispetto alla media nazionale grazie alla vendita dell’usato sono invece Campania (1.114 euro), Veneto (1.099 euro) e Lombardia (970 euro). 

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