Ex-Whirlpool, Granisso (Tea Tek): “A Napoli assorbiremo operai con nuove maestranze”

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(Adnkronos) – “Il nostro progetto è forse tra i primissimi di reshoring per la filiera delle rinnovabili e fotovoltaico. I dettagli del business plan e dell’investimento (evidentemente ritenuti congrui in sede di assegnazione dell’area) saranno resi noti a partire dal prossimo 16 maggio, data del confronto presso il tavolo ministeriale. Quel che possiamo dire, anche per correggere alcune inesattezze diffuse in questi giorni, è che produrremo componenti per inseguitori solari e power skid, ovvero le cabine di trasformazione che elevano a media tensione la corrente per la distribuzione in rete”. Così Felice Granisso, ceo di Tea Tek Group, spiega, ad Adnkronos/Labitalia, sul progetto di reindustrializzazione che verrà realizzato dall’azienda nell’ex-sito Whirlpool di Napoli.  

“Altro aspetto interessante dell’intervento sarà il ‘green innovation lab’, che ha come punto di partenza una progetto che stiamo sviluppando insieme ad Enea. Ci impegneremo, dunque, nelle innovazioni che disegneranno il futuro delle rinnovabili per i prossimi 15 anni”, spiega il ceo dell’azienda leader nelle rinnovabili.  

Ma quali i tempi e i prossimi step dell’intervento? “La procedura di assegnazione del sito ex Whirlpool da parte della Zes Campania prevede, dal momento in cui Tea Tek Group ha vinto il bando per la reindustrializzazione dell’area, diversi passaggi formali. Occorre, innanzitutto, il confronto con le parti sociali e le istituzioni con cui vogliamo condividere il progetto messo in campo dalla nostra azienda. Poi inizierà l’intervento sull’area che necessita della dovuta messa in sicurezza, e poi si passerà all’aspetto operativo. Auspichiamo tempi brevi, ma adeguati a far bene”, rassicura Granisso.  

E il ceo di Tea Tek è chiaro anche sull’impatto per la forza lavoro. “Si prevede l’assorbimento degli oltre 300 operai ex Whirpool e l’assunzione di ulteriori maestranze con una grande componente di manodopera femminile”, spiega.  

La visione per il futuro dell’area è di grande impatto. “Il progetto presentato da Tea Tek -spiega Granisso- rappresenta la prima vera fabbrica ‘green’ di Napoli, e si innesta nel quadrante della città che maggiormente si caratterizza per l’innovazione. Il nostro contributo, sin dai primi passi, sta dando enorme entusiasmo a Napoli: risolvere la crisi industriale dopo quattro anni è stata una grande soddisfazione, uno ‘scudetto’ per l’impresa nata proprio a Napoli che vince in Italia e si fa largo nel mercato italiano ed europeo in un settore, quello energetico, dove è forte la dipendenza dall’estero”. 

E quello dell’ex-area Whirlpool potrebbe diventare una best practice. “Alle istituzioni -conclude Granisso- chiediamo di valutare il modello delle ‘Zone economiche speciali’ (Zes) non solo per il caso Whirlpool: La procedura che ha consentito di rilevare l’area rappresenta un fatto virtuoso, un processo di sburocratizzazione che potrebbe essere seguito per risolvere le tante crisi industriali del sud. Non occorre che tutto il Mezzogiorno diventi area speciale come detto dal commissario Giosy Romano, basterebbe intervenire sugli aspetti burocratici velocizzandoli nel rispetto del ruolo di tutti gli attori coinvolti, pensando soprattutto che quando ci sono maestranze in cassa integrazione, riattivando le produzioni si abbattono i costi del sostegno sociale e si riattiva l’economia di un territorio”.  

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