“La Fiorentina ha giocato una grande partita, l’ho seguita attentamente. Sulla destra Dodò e Castrovilli hanno aperto molto bene gli spazi, il brasiliano ha fatto duecento cross. Dall’altra parte Biraghi era sempre libero e poteva avanzare spesso, questo ha fatto la differenza. Hanno vissuto una buona congiunzione astrale, ma i giocatori hanno grandi meriti. La Fiorentina, dopo la partita dell’andata dove già avrebbe meritato e dove ha subito un gol fatto ‘per sbaglio’, con un flipper, dal Basilea, è riuscita a vincere e l’ha fatto in una maniera bellissima. Italiano faceva giocare bene i viola già l’anno scorso – conclude – è riuscito a mantenere un livello alto con la squadra che va sempre meglio. Poi, se i calciatori fanno fatica ad entrare in forma incidono molto sul lavoro del tecnico. Comunque grandi complimenti a tutta la viola, risultato già storico”.
“Mourinho ieri voleva lo 0-0 e se l’è preso. La Roma ha grande personalità, a volte è una squadra troppo nervosa ma sono forti e hanno meritato di trovare questa grande finale. Mou è abituato a viverle, in genere quando arriva alle fasi decisive riesce sempre a far bene. È bravo soprattutto nelle gare in cui si dà più importanza all’aspetto difensivo, dell’equilibrio tra difesa e centrocampo. Bisogna poi condire con le ripartenze e ricordiamoci che la Roma ha calciatori che possono deciderla anche da fermi. Senza due come Dybala e Smalling è difficile, ma è difficile anche affrontare i giallorossi”.
“Mourinho trova sempre risorse offensive alla fine, per cui va bene così. Ha giocatori di qualità, dalla tv ho l’impressione che abbiano caratteri forti e a volte sopra le righe -aggiunge De Sisti-. Il portoghese comunque è un asso della comunicazione, sa il fatto suo e bada al sodo. Oggi quando c’è la manovra del basso, come il City per esempio, c’è esaltazione. Ma, appunto, devi essere il Manchester City. Aspettare e far aprire gli spazi può essere un’arma, penso alla ‘ragnatela’ del grande Liedholm. Quando gli chiedevano “ma perchè tenete palla così a lungo?” rispondeva “così non prendiamo gol”. In realtà aspettava il momento giusto e gli spazi utili per far male agli avversari. Sicuramente con Dybala la Roma aumenterebbe il coefficiente offensivo. Quando la Roma resta compatta con 5 uomini a galleggiare tra l’area e il centrocampo sei già a buon punto”, conclude De Sisti.