Ambasciata Iran a Roma, denuncia della dem Quartapelle: “Telecamera montata su forca”

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(Adnkronos) – “L’ambasciata iraniana a Roma ha montato una telecamera sopra una forca. Si tratta di una chiara intimidazione contro chi manifesta fuori dall’ambasciata. Il governo italiano non tolleri questo sfregio e si faccia sentire con parole inequivocabili”. Lo scrive su Twitter Lia Quartapelle, vicepresidente Pd in commissione Esteri di Montecitorio. La telecamera sarebbe posizionata vicino alla recinzione che si affaccia su via Nomentana. 

“L’ambasciata iraniana a Roma, come ogni altra sede diplomatica, è dotata di telecamere a circuito chiuso. Attualmente, tutti i negozi, gli ospedali e persino le case private dispongono di telecamere a circuito chiuso per mantenere la loro sicurezza. Spero che non venga mai prestata attenzione a queste bugie”. Così fonti dell’ambasciata iraniana a Roma commentano con l’Adnkronos la notizia 

“L’Italia è stato il Paese dove già nel 1786 fu abolita la pena di morte in Toscana grazie a Leopoldo di Lorena. E ancora oggi l’Italia considera la pena di morte un abominio. L’ambasciata iraniana a Roma eviti l’infamia di agganciare una telecamera di controllo (o meglio di intimidazione) ad una forca”. Lo scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra. La Farnesina convochi subito – prosegue l’esponente rossoverde della commissione esteri di Montecitorio in un altro tweet – l’ambasciatore del regime islamofascista di Teheran perchè venga subito tolta. Comunque se i gerarchi di quel regime pensano così di fare paura a qualcuno si sbagliano di grosso”, conclude. 

“Un gesto intimidatorio e inaccettabile, uno sfregio nei confronti di chi manifesta in favore dei diritti umani”. Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha definito l’installazione di una forca munita di telecamera all’ambasciata iraniana di Roma. 

“Questa installazione, che ho visto personalmente, affaccia su via Nomentana, di fronte al luogo dove in questi mesi hanno manifestato iraniani e iraniane della diaspora chiedendo la fine della repressione”, ha aggiunto Noury. 

“Il messaggio è doppio: di intimidazione, perché con quella telecamera si riprendono i volti di chi manifesta; e di sfregio, perché viene ostentato provocatoriamente uno dei principali strumenti di repressione. Dal gennaio 2022 in Iran sono stati impiccati quasi 900 prigionieri, sette dei quali per aver preso parte alle recenti manifestazioni”. 

“Verificheremo meglio se è una normale o un’improvvisata impalcatura o una cosa diversa come sostiene l’onorevole Quartapelle e poi prenderemo le nostre decisioni. Certo è singolare che il Pd che ha fatto gli accordi ed è stato leader nelle aperture all’Iran oggi si agiti. Noi non solo all’opposizione ma anche al governo siamo stati chiari come nessuno mai nel condannare il regime”. Così il viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Edmondo Cirielli. 

 

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