(Adnkronos) – Lush, brand di cosmetici freschi e fatti a mano, presenta a Milano, al primo piano dello store in via Torino 42, la mostra ‘Future Fibres: il packaging che verrà’ (dal 14 al 30 giugno), un’esposizione multisensoriale sul packaging del futuro tra innovazione e rigenerazione, non solo ambientale ma anche sociale.
Dai prodotti solidi e nudi all’utilizzo di materiali durevoli, passando per la ricerca di fibre naturali e completamente tracciabili, fino ad arrivare a pratiche di riciclo, upcycling ed economia circolare per ridurre l’impatto sull’ambiente e le emissioni di CO2: il viaggio di Lush alla ricerca di soluzioni attraversa tutti i paesi del mondo, dal Nepal allo Zambia, dall’India al Giappone, e segue la mission del brand Leaving The World Lusher Than We Found It, per lasciare il mondo più rigoglioso di come l’abbiamo trovato.
La ricerca di soluzioni alternative per Lush parte da materiali innovativi che possono rivoluzionare il futuro del packaging. Le ‘fibre del futuro’ sono fibre naturali, completamente tracciabili fino all’origine, che hanno un impatto positivo sulle popolazioni e sull’ambiente. Questi materiali provengono da terreni che valorizzano gli ecosistemi locali, suolo, scarti, fauna selvatica, economia locale e salute. Spesso si intrecciano a progetti di empowerment delle donne e tutela dei mestieri artigianali, come ReWrap in India per i knot wrap o One Planet Cafè per la fibra di banano dello Zambia, alla conservazione dei saperi tradizionali come per la carta lokta nepalese, e in generale contemplano la rigenerazione e conservazione dell’ambiente, della fauna selvatica e del tessuto economico e sociale delle comunità locali. Provenienti da coltivazioni spontanee o biologiche, grazie a suoli più sani hanno un consumo di acqua ridotto anche del 91%, come nel caso del cotone biologico dall’India.
Il viaggio di Lush tocca anche il Portogallo con i cork pot porta-shampoo solido, un esempio di packaging che combatte il cambiamento climatico: il sughero è un materiale in grado di sequestrare i gas serra dall’atmosfera e ogni singolo cork pot di 35 g sequestra 1,2 kg di CO2.
“È davvero gratificante vedere l’impatto positivo che Lush come brand può avere sul mondo grazie a una visione responsabile quando si parla di acquisto delle materie prime. Quando ho iniziato a lavorare per Lush, mi sono dato l’obiettivo di poter dare il mio contributo e fare la differenza ogni volta che potevo. L’acquisto di ogni nuova forma di imballaggio riciclato, lo sviluppo di materiali innovativi, l’impegno continuo per ridurre l’impronta di carbonio, la costante ricerca di alternative, il rafforzamento dei legami con i fornitori… sono solo alcuni dei tanti punti su cui Lush lavora da oltre 20 anni e che ci permettono di lasciare il mondo più rigoglioso e prospero di come lo abbiamo trovato”, sottolinea Niko Lijović, Lush – Creative Buyer.