Ucraina, Stoltenberg: “A Vilnius non si parlerà di adesione Kiev a Nato”

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(Adnkronos) – Non si parlerà dell'”invito formale” di adesione dell’Ucraina alla Nato, durante il summit dell’Alleanza in programma il mese prossimo a Vilnius. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Berlino con il cancelliere Olaf Scholz. Il summit, ha tuttavia precisato Stoltenberg, “avvicinerà l’Ucraina all’Alleanza, dotandola di un programma pluriennale di forniture militari”. “Il summit di Vilnius a luglio delineerà una visione per il futuro dell’Ucraina come membro indipendente e democratico della famiglia euroatlantica – ha continuato il segretario generale – al summit gli alleati parleranno delle aspirazioni dell’Ucraina ad aderire” alla Nato. “Gli alleati stanno lavorando ad un pacchetto pluriennale di assistenza per l’Ucraina. Lavoriamo anche a stabilire un nuovo Consiglio Nato-Ucraina, per consultarci su questioni di sicurezza che preoccupano entrambi”. Nei preparativi per il summit “quello di cui parliamo è come avvicinare l’Ucraina alla Nato. Ci sono consultazioni in corso e non sono nella posizione” per predirne l’esito. 

Oggi, ha continuato Stoltenberg, abbiamo davanti “il contesto di sicurezza più impegnativo da una generazione. L’anno scorso, il presidente russo Vladimir Putin ha inviato centinaia di migliaia di soldati in Ucraina, provocando morte e distruzione. L’Ucraina ha il diritto di liberare la propria terra: ora è in corso una controffensiva. Più terra gli ucraini saranno in grado di liberare, più forte sarà la loro posizione al tavolo dei negoziati. Vogliamo tutti che questa guerra finisca, ma una pace giusta non può significare congelare il conflitto e accettare un patto dettato dalla Russia”. 

La Nato, ha ribadito, “non è parte del conflitto. Sosteniamo l’Ucraina nel suo diritto all’autodifesa, sancito dalla Carta delle Nazioni Unite. Mi congratulo con la Germania per il suo ruolo guida nel fornire aiuti militari, finanziari e umanitari all’Ucraina, e per la recente decisione di consegnare altri 64 missili Patriot all’Ucraina. E’ una cosa che salverà vite umane”. “Perché la pace (in Ucraina, ndr.) sia sostenibile, deve essere giusta. Pace non può significare congelare il conflitto e accettare un accordo dettato dalla Russia” conclude. 

 

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