Santanchè, dipendenti società Ki Group: “Onori impegni e paghi tfr”

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(Adnkronos) – “Non ho nulla contro il ministro Santanchè, per me può fare quello che vuole nella vita. Ho lavorato in quell’azienda per 30 anni. Ho dato le dimissioni a settembre 2022 e a novembre avrei dovuto incassare 44mila euro come ultima parte del tfr. Mi è arrivata la busta ma il bonifico non è mai arrivato”. Lo racconta, nel corso di una conferenza stampa al Senato organizzata dal M5S con il leader Giuseppe Conte, Monica Lasagna, ex dipendente di Ki Group, società della ministra del Turismo Daniela Santanchè finita al centro di inchieste giornalistiche per presunti illeciti. 

“Per me, lavorare per un senatore era sinonimo di garanzia. Per cui è stato un doppio smacco il fatto di ritrovarmi al 5 di luglio con il bonifico non ancora arrivato. Nel non sentire più nessuno e nel non vedere i soldi mi sono sentita presa in giro”, spiega l’ex dipendente. “Ho sentito il ministro durante il suo intervento dire che con Ki Group non c’entrava niente. Non entro nel merito ma so che, per quanto mi riguarda, avevo contatti non dico quotidiani ma quasi con la dottoressa e che buona parte delle cose che andavo a fare erano sotto sue direttive. Avevamo riunioni quindicinali con la forza vendite: ci riunivamo in delle video call e lei ci dava istruzioni”, spiega Lasagna. 

Le fa eco un’altra dipendente, Raffaella Caputo: “Ho lavorato per Ki Group per 22 anni. Anche io aspetto un tfr pari a circa 38mila euro lordi. Noi pensavamo di essere salvate dalla senatrice quando è subentrata nell’azienda, invece c’è stato solo un declino giorno per giorno. La Ki Group purtroppo ha fatto questa fine, era un’azienda leader nel biologico. Una parte di dipendenti è riuscita a recuperare il tfr, mentre a noi, facendo parte dell’amministrazione, prima hanno fatto fare la cassa integrazione, poi ad agosto ci hanno fatto rientrare e ci hanno consegnato la lettera di licenziamento”. “Per noi in amministrazione il riferimento era il figlio di Santanchè, Lorenzo Mazzaro, che per qualsiasi cosa chiamava la mamma per chiedere l’autorizzazione. Noi dovevamo seguire i suoi ordini”, la testimonianza dell’ex lavoratrice di Ki Group.  

Ennio Cecchinato, agente di commercio per la Ki Group dal 1998, invece afferma: “Avanzo 64mila euro circa. Noi agenti ci siamo trovati di fronte a un buco: facevamo gli ordini e non arrivava la merce, e l’azienda andava giù. Nelle ultime riunioni, soprattutto, la dottoressa Santanchè era presente, noi dovevamo riferire a lei. Queste sono cifre che ci spettano, per il nostro sostentamento. Chiediamo alla dottoressa Santanchè di onorare i suoi doveri”. Prende la parola anche l’avvocato dei dipendenti, Davide Carbone: “Fa piacere che la dottoressa Santanchè si sia assunta l’impegno di saldare qualsiasi debito, siamo contentissimi. La speranza – conclude il legale – è che mantenga le promesse. Ci diamo il tempo della giustizia, a settembre scadono i termini del suo concordato e staremo a vedere se alle parole seguiranno i fatti”. 

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