(Adnkronos) –
L’Ucraina teme un attacco ‘false flag’ della Russia in Bielorussia per coinvolgere Minsk nella guerra. L’operazione, secondo i servizi di sicurezza di Kiev, verrebbe condotta con l’impiego di uomini della Wagner, la compagnia di mercenari guidata da Evgheny Prigozhin che da circa un mese ha stabilito la propria base in Bielorussia.
Il servizio di sicurezza dell’Ucraina, Sbu, in un comunicato pubblicato su Telegram afferma che Mosca ha inviato a Mozyr, dove si trova la raffineria, sue forze speciali, infiltrate tra i miliziani del gruppo Wagner trasferiti in Bielorussia dopo il fallito ammutinamento dello scorso giugno.
I servizi ucraini affermano di aver ottenuto queste informazioni da diverse fonti, compreso un militare russo catturato che avrebbe dovuto partecipare all’operazione, dopo aver ricevuto l’ordine di spostarsi in Bielorussia fingendo di essere un mercenario di Wagner.
La tensione sull’asse Varsavia-Minsk rimane altissima. La Polonia, due giorni fa, ha denunciato lo sconfinamento di due elicotteri delle forze armate bielorusse. Minsk, ridimensionando l’evento e negando l’esistenza di una provocazione, ha convocato l’ambasciatore polacco. Nelle stesse ore, il premier polacco Mateusz Morawiecki e il presidente lituano Gitanas Nauseda hanno acceso ulteriormente i riflettori sul ruolo di Prigozhin. “Il gruppo Wagner è molto pericoloso e le sue unità sono schierate lungo il confine orientale della Nato per destabilizzarlo”, ha detto Morawiecki. “Oggi, i confini polacchi e lituani sono i confini del mondo libero e frenano la pressione e la tirannia che arrivano da est. Lungo i nostri confini sono stati fermati vari attacchi ibridi negli ultimi 2 anni”, ha aggiunto il premier.
“La presenza dei mercenari della Wagner in Bielorussia è un’ulteriore minaccia alla sicurezza per la Lituania e la Polonia, membri della Nato”, ha detto Nauseda. “Alcuni combattenti della Wagner sono vicini al nostro confine, hanno preso posizione nella regione di Grodno: la situazione favorisce provocazioni al confine con la Polonia e la Lituania”.