(Adnkronos) – Un caccia russo Su-30 ha intercettato un drone da ricognizione americano Mq-9A Reaper sul Mar Nero, impedendogli di violare lo spazio aereo russo. Lo hanno riferito le forze armate di Mosca, secondo quanto riporta l’agenzia Tass.
Secondo la ricostruzione russa, i radar “hanno rilevato un bersaglio aereo in avvicinamento al confine di Stato della Federazione Russa. Per identificare l’obiettivo aereo e prevenire la violazione, è decollato un Su- 30. L’equipaggio del jet da combattimento russo ha identificato il bersaglio aereo come un drone Mq-9A Reaper della Us Air Force”. A quel punto, si legge sulla Tass, il velivolo senza pilota ha eseguito “un’inversione a U”.
La Marina ucraina ha dichiarato che le acque di sei porti russi sul Mar Nero ricadono in un’area “a rischio guerra”. Lo riporta l’account Twitter del Kyiv Independent, precisando che i sei porti russi in questione sono quelli di Anapa, Novorossiysk, Gelendzhik, Tuapse, Sochi e Taman.
La Marina russa ha identificato e distrutto un drone di superficie nelle acque al largo di Sebastopoli in Crimea. Ad affermarlo su Telegram è il governatore filorusso della regione, Mikhail Razvozhaev, secondo il quale “il drone è stato distrutto dalla flotta a grande distanza dalla riva nella zona marittima di Sebastopoli”.
Con un nuovo attacco di droni marittimi, le forze di Kiev hanno colpito e danneggiato una petroliera russa nello stretto di Kerch. Secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian, la sala macchine è stata inondata dopo la potente esplosione provocata dai droni, provocando un’inclinazione della nave. Anche l’agenzia russa Tass riferisce che la petroliera è stata danneggiata, assicurando che nessun membro dell’equipaggio è rimasto ferito. Citando il centro di coordinamento del soccorso marittimo di Novorossiksk afferma che due rimorchiatori stanno dando assistenza alla nave. Inoltre, l’agenzia russa rende noto che, a causa della minaccia di un attacco, è stato temporaneamente sospeso il traffico sul ponte di Crimea.