Pluxee Italia, opportunità aziendali tra digitalizzazione e sostegno al potere di acquisto

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(Adnkronos) – Quanto conta, e quanto conterà in futuro, il welfare aziendale? E fino a che punto imprese e lavoratori sono al corrente delle possibilità disponibili oggi attraverso questa pratica? Pluxee Italia (ex Sodexo Brs), azienda leader per i benefit e il coinvolgimento dei dipendenti, cercherà di rispondere a queste e altre domande durante la seconda edizione del Welfare Day 2023, l’evento dedicato allo sviluppo delle soluzioni di welfare per il mondo Corporate grazie a nuovi insight, dati e ricerche.
 

Come quelli raccolti nella ricerca sul welfare aziendale a misura di pmi, svolta in collaborazione con Fondazione studi consulenti del lavoro, dove emerge che il 63% dei lavoratori e circa il 25% delle aziende ammette di avere scarsa conoscenza degli strumenti di welfare, mentre il 61,1% dei consulenti del lavoro è dell’avviso che nel triennio 2024-2026 si registrerà un aumento della diffusione del welfare aziendale, grazie ai vantaggi fiscali e alle dinamiche inflattive che si ripercuotono sul potere d’acquisto. Gli esperti prevedono in particolare un maggiore ricorso a buoni pasto e buoni spesa, con la digitalizzazione quale potenziale catalizzatore di una loro più ampia diffusione. 

Anche una ricerca condotta da Bva Doxa per Pluxee Italia ha analizzato un momento specifico della vita quotidiana particolarmente soggetto ai fenomeni inflattivi degli ultimi anni, rispetto alla quale i benefit si posizionano come un elemento differenziante: la pausa pranzo. La ricerca ha riscontrato in particolare che il prezzo medio della pausa pranzo si aggira oggi intorno agli 11 euro, cifra che secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha subito un aumento dell’8% dal periodo prepandemico.  

“Ora, sappiamo che usufruendo dei vantaggi dell’attuale normativa le aziende possono innalzare il valore facciale dei Buoni Pasto, in formato digitale, fino a 8 euro. Un innalzamento deducibile al 100% ed esentasse, che consentirebbe di ridurre la disparità attuale tra il valore facciale medio dei buoni pasto erogati – che secondo dati interni di Pluxee Italia si aggira attorno ai 6 euro – e il reale costo della pausa pranzo fuori ufficio”, spiega la nota. 

“E’ insomma evidente – prosegue – che il futuro del welfare aziendale dipenderà dalla capacità delle aziende di assimilare tali novità da un punto di vista organizzativo, oltre che dalla loro attitudine a coinvolgere i lavoratori nella messa a terra delle ‘welfare strategy’ e ascoltare i bisogni delle persone, specialmente nei momenti di caduta del potere d’acquisto dei salari. L’introduzione degli strumenti di welfare dev’essere più che un semplice adempimento normativo, rientrando piuttosto in una più ampia strategia di responsabilità sociale e sostenibilità del lavoro”. 

All’interno del Welfare Day 2024, che si tiene oggi, 25 gennaio, a Roma, presso ‘Community House’, questi argomenti vengono discussi con Anna Maria Mazzini e Tommaso Palermo rispettivamente cgo e ceo di Pluxee Italia, con il contributo di direttori delle Risorse Umane di importanti aziende del paese, tra cui Zurich, Findus, Air Liquide, Verisure, Tim e Deloitte. Un’occasione, anche per chi è in ascolto, per fare il punto sugli scenari attuali e futuri circa uno strumento fondamentale della strategia di un’azienda. 

 

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