Orienta: relazioni competenza chiave, al via formazione su networking per giovani

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(Adnkronos) – Le competenze umane sono quelle che fanno la grande differenza per entrare nel mondo del lavoro e fare carriera. Parliamo delle cosiddette soft skills, ossia le capacità di saper lavorare in gruppo, di affrontare le problematiche che inevitabilmente si trovano in ogni attività umana, lo spirito di sacrificio, l’umiltà, saper imparare dagli errori e così via. Tra queste abilità umane, la capacità di creare relazioni professionali è decisiva. Si tratta di una competenza, il networking, tanto fondamentale quanto poco praticata con metodo soprattutto in Italia. Orienta, in collaborazione con Bnet2connect ha deciso di investire in un progetto innovativo e ambizioso di formazione sulla competenza del networking rivolto ai giovani compresi nella fascia di età tra i 16 e i 25 anni tramite iniziative dedicate nelle scuole e nell’ambito dei programmi di welfare delle aziende rivolti ai figli dei dipendenti. La prima tappa, dopo una articolata “sperimentazione” presso l’Università Cattolica, del progetto è partita con la multinazionale del farmaco Sanofi nell’ambito dei servizi di welfare aziendale rivolti ai figli dei dipendenti.  

Il percorso di allenamento al networking. Il programma di formazione prevede una panoramica sulle principali dinamiche del mercato del lavoro, sull’importanza delle soft skills, lo sviluppo della consapevolezza di sé, del proprio potenziale, delle motivazioni e delle attitudini. Attività propedeutiche all’introduzione agli strumenti e alla metodologia del networking per arrivare a conoscere e scegliere i mestieri e il lavoro desiderato e/o l’università più funzionale. Focus, inoltre, sulle potenzialità della dimensione online per lo sviluppo della propria rete professionale con particolare attenzione al social professionale Linkedin, la più grande vetrina di informazioni e conversazioni on line.  

“Il networking, ossia la capacità di creare e sviluppare relazioni professionali, è una delle principali abilità e competenze che i giovani dovrebbero acquisire per entrare con la giusta consapevolezza nel mondo del lavoro e per cogliere tutte le opportunità di occupazione e carriera a cui ambiscono”, spiega Marco Vigini, direttore servizio welfare bnetyoung presso Orienta e founder Bnet2Connect. 

“Vista la centralità di questa competenza per il futuro lavorativo dei giovani abbiamo deciso di lanciare un grande progetto di formazione rivolto ai figli dei dipendenti delle medie e grandi aziende e coinvolgere nel percorso anche molte scuole italiane. Ci poniamo l’obiettivo entro il 2024 di formare 3.000 ragazzi tra studenti e i figli dei dipendenti in modo da preparare fattivamente le nuove generazioni ad una sana e utile cultura del networking sin dai banchi di scuola“, sottolinea.  

“Si è concluso lo scorso gennaio il percorso di orientamento università e lavoro rivolto a 20 figli di nostri dipendenti della sede di Milano dai 16 ai 25 anni”, spiega Laura Bruno, people & culture director Sanofi Italia -. “Un percorso innovativo, ricco di consapevolezza, formazione e allenamento per comprendere come orientarsi -aggiunge- per arrivare preparati alla scelta degli studi universitari e al mondo del lavoro grazie al networking. Un percorso in cui abbiamo creduto sin dall’inizio, spinti da un’attenzione particolare sempre avuta verso i figli dei nostri dipendenti, a cui dedichiamo diverse iniziative all’interno della nostra azienda (premio alunni meritevoli, norme genitorialità migliorative rispetto al ccnl, supporto dall’associazione Enfant de Sanofi, per citarne alcune)”, continua Bruno.  

“Vogliamo che i nostri figli giungano ad una scelta consapevole, maturata e per questo ci auguriamo che il percorso offerto possa essere servito per favorire una riflessione strutturata, sui propri tratti distintivi, su sé stessi e sulle proprie caratteristiche personali. Inoltre siamo impegnati come responsabilità sociale come azienda per favorire condizioni di lavoro inclusive, flessibili e innovative per le attuali e future generazioni”, conclude.  

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