Friend shoring in Oman con il temporary management

19:39 | | No Comment

(Adnkronos) – “Le recenti crisi geopolitiche hanno rafforzato anche nelle imprese italiane ed europee il principio del friend shoring, enunciato per la prima volta nel 2022 da Janet Yellen (allora Segretario del Tesoro americano) e sistematicamente applicato in Usa. Cosa significa rilocalizzare processi produttivi (o parte di essi) in paesi amici che condividono interessi, valori e allineamento geopolitico del proprio, per minimizzare possibili rappresaglie economiche di paesi rivali, migliorare e diversificare le supply chain globali e aumentarne sicurezza e sostenibilità. Paesi amici, non significa necessariamente vicini (esempio Canada e Australia)! 

In questo senso, un paese che sta emergendo è l’Oman, con cui perlatro l’Italia intrattiene positive relazioni da alcuni decenni. In un’intervista all’Adnkronos/Labitalia Hurriya Mirza, managing partner Oman – Shareek Middle East e membro di SMW – Senior Management Worldwide, e a Maurizio Quarta – managing partner di Temporary Management & Capital Advisors (che di SMW è stato uno dei fondatori 20 anni fa) di darci alcune indicazioni sulle prospettive offerte dal Paese ad aziende e manager italiani. 

Secondo Mirza e Quarta, “il Sultanato dell’Oman, collocato nel cuor della Penisola Arabica, è emerso nel corso degli ultimi anni come un faro per quanto riguarda crescita e diversificazione nella regione del Golfo. Forte di una posizione strategica, di una stabilità governativa e di ambiziosi piani di sviluppo, l’Oman si presenta come un terreno fertile per business locali e internazionali”. 

“L’Oman – spiegano – offre una posizione particolarmente appetibile per gli scambi con Asia e Africa, pur in un’area soggetta a forti tensioni : il controllo dello Stretto di Hormuz e i collegamenti con gli Emirati, lo indicano come una base logistica alternativa per gli altri stati affacciati sul Golfo. Di particolare interesse i piani di sviluppo del porto di Duqm, finalizzati a creare un importante snodo logistico tra Golfo e Oceano Indiano. I grandi investimenti infrastrutturali degli ultimi anni hanno portato allo sviluppo di moderni scali portuali e aeroportuali, integrati da una efficiente rete stradale e supportati da moderne reti di telecomunicazioni”. 

“Nell’ottica di una prospettiva di collaborazione internazionale, l’Italia si colloca tra i più importanti partner del Sultanato nell’ambito dell’Unione Europea, potendo condividere relazioni di lunghissima data, decollate 51 anni or sono, che possono essere definite cordiali, reciprocamente utili dal punto di vista economico, culturalmente vibranti e politicamente ben radicate in una forte confidenza reciproca. Come recentemente dichiarato dall’Ambasciatore Italiano nel Sultanato di Oman, Pierluigi D’Elia, “nonostante la distanza geografica, entrambe le nazioni hanno stretto forme di collaborazione in diversi settori, creando forti legami economici con un interscambio reciproco di oltre 740 milioni di US$, uno dei volumi più elevati tra i paesi europei”. 

Relazioni facili, non significa business garantito: bisogna sapersi calare nella reatà del paese, magari utilizzando lo strumento del temporary management. 

Del tutto corretto: muoversi tra le complessità del panorama di business del Sultanato richiede agilità, esperienza unite ad una sottile comprensione delle sfumature locali. In questo contesto, il temporary management si può dimostrare un potete strumento per quei business che puntino a trovare la chiave di accesso per sfruttare i benefici potenzialmente accessibili. “La strategia – sostengono – per arrivare ad una concreta diversificazione economica mirata a ridurre la dipendenza dal petrolio è parte integrante della cosiddetta Vision 2040 e punta allo sviluppo di alcuni settori giudicati ad alta priorità. Alcuni settori più di altri possono beneficiare del potenziale del temporary management e dell’approccio collaborativo tra Italia e Sultanato”. 

Settore energia: il comparto energetico, caratterizzato da abbondanti riserve di greggio e di gas, è un pilastro chiave dell’economia. Il temporary management gioca un ruolo cruciale nella guida di iniziative strategiche, gestione di sfide operative e ricerca di una maggiore efficienza nel settore. Un illuminante esempio: le iniziative di Eni nelle aree esplorazione e produzione: il gruppo italiano è da anni attivo nel settore energetico, attraverso venture nelle aree citate che hanno portato a significative scoperte di idrocarburi. Queste partnership hanno contribuito non soltanto alla sicurezza energetica del Paese, ma hanno anche rafforzato il flusso di scambi tecnologici e di iniziative capacity building. Non va infine dimenticato il grande potenziale in termini di energie alternative, grazie alle cospicue risorse di energia solare ed eolica abbinate a ad una ampia disponibilità di territorio. 

Sviluppo infrastrutturale: gli ambiziosi piani di sviluppo delle infrastrutture del Paese, che includono le reti di trasporto, i porti e i centri urbani, presentano significative opportunità per interventi di temporary management. Parlando di aziende e gruppi italiani: Fisia Italimpianti, braccio operativo nei comparti ingegneria e costruzioni di Webuild (già Salini Impregilo) ha utilizzato temporary Project Manager per supervisionare la gestione di alcuni grandi progetti infrastrutturali, quali l’espansione dell’aeroporto internazionale di Muscat e la Batinah Expressway. L’esperienza e la seniority nell’attività di Project Management hanno favorito una chiusura dei progetti nelle tempistiche previste e programmate oltre ad un pieno rispetto degli standard di qualità richiesti 

Turismo: la ricca eredità culturale, i paesaggi incontaminati e una sempre più strutturata industria del turismo hanno attratto nel corso degli anni un numero crescente di visitatori italiani, che hanno toccato le 23.000 unità nel 2023. La collaborazione nella promozione turistica, nei servizi di ospitalità e negli scambi culturali possono ulteriormente rafforzare legami reciproci e dare impulso alla crescita economica. Nel 2022, per la prima volta, l’Oman ha partecipato alla Biennale di Venezia, mentre, sul fronte opposto, l’Italia ha celebrato il suo design day nel Paese a Marzo 2023. 

Industria e logistica:la strategica collocazione geografica e un contesto di business favorevole e facilitante rendono il Paese una destinazione attrattiva per gruppi industriali e operanti nella logistica che pianifichino l’accesso ai mercati della regione. Il temporary management gioca un ruolo critico nell’ottimizzazione delle operazioni industriali, nel miglioramento dell’efficienza della supply chain e nel portare innovazione nel settore. Un gruppo industriale multinazionale operante nel Paese ha utilizzato un Temporary Operations Manager per implementare metodologie di produzione lean, ottenendo significativi risultati in termini di riduzione dei tempi di produzione e dei costi di logistica. 

Ma come sono i trend dell’interscambio tra i due paesi? A dicembre 2023, l’Italia ha esportato beni per 26.7 milioni di euro e ne ha importati per 5.56 milioni di euro (principalmente macchine per l’industria, turbine a vapore, alluminio grezzo e pompe per liquidi), con un surplus commerciale di 21 milioni di euro. Dal raffronto con l’anno precedente, si evidenzia come l’export italiano sia cresciuto del 31.3%, a fronte di una crescita del 60% dell’import. 

Nell’anno in corso, le relazioni d’affari tra i due paesi continuano a prosperare grazie ad una forte comunanza di valori, mutualità di interessi e reciproco impegno alla collaborazione economica, fattori che fanno dell’Oman un paese ‘amico’ nell’ottica dei processi di friend shoring attualmente in corso nel sistema del commercio internazionale. Guardando avanti, promettenti opportunità di collaborazione esistono nell’energia, nelle infrastrutture, nel turismo e nei settori tecnologici. Rafforzando le relazioni con l’Italia attraverso iniziative di collaborazione utilizzando lo strumento del temporary management, l’Oman può fare leva su competenze ed esperienze per guidare i processi di innovazione, incrementare lo scambio di conoscenze e aumentare la competitività su scala globale.  

Va anche rimarcata l’esistenza di una fiscalità sulle società particolarmente interessante, pari al 15% degli utili eccedenti i 60.000€ annui, oltre al fatto che una società estera possa detenere la totalità di un progetto di investimento. Nel lungo percorso del Paese verso la diversificazione economica e lo sviluppo, l’utilizzo in chiave strategica del temporary management con partner internazionali come l’Italia potrà giocare un ruolo chiave nel plasmare il futuro del business nel Sultanato. 

SPECIALE ESTERI



SPECIALE SALUTE