L’impatto del cambiamento climatico sul commercio internazionale

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(Adnkronos) – Il commercio globale viaggia attraverso vie marittime cruciali, che attraversano punti noti come ‘chokepoints’. Questi snodi cruciali, tra cui il Canale di Panama, il Canale di Suez e gli stretti turchi, sono essenziali per la fluidità delle operazioni commerciali. Tuttavia, il cambiamento climatico minaccia di sconvolgere queste rotte, con potenziali ripercussioni sull’economia globale. 

Un team internazionale, con la partecipazione dei ricercatori del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc), ha intrapreso uno studio sugli effetti macroeconomici del cambiamento climatico sui chokepoints marittimi. Usando una combinazione di modelli avanzati, inclusi modelli logistici dei flussi di commercio marittimo, la ricerca ha rivelato come le variazioni climatiche possano stravolgere la produzione e i prezzi delle materie prime agricole.  

Le materie prime agricole sono estremamente sensibili alle variazioni climatiche. Lo studio ha messo in luce che il cambiamento climatico non solo influenzerà le operazioni nei chokepoints, ma porterà anche a notevoli fluttuazioni nella produzione e nei prezzi delle materie prime. Questo potrebbe tradursi in perdite economiche globali stimate fino a 34 miliardi di dollari (prezzi del 2014) entro il 2030. 

Vista l’importanza del commercio delle materie prime agricole come meccanismo di adattamento, è cruciale implementare misure di adattamento nei punti nevralgici del commercio. Gli autori dello studio propongono investimenti in sistemi di monitoraggio avanzati e miglioramenti infrastrutturali nei chokepoints per attenuare gli effetti devastanti del cambiamento climatico. 

Gli eventi climatici estremi in aree remote, come il Canale di Panama, potrebbero avere effetti a cascata sull’economia dell’Unione Europea, con potenziali perdite di due miliardi di dollari di Pil. Tuttavia, l’impatto sarà ancora più grave per i paesi a medio e basso reddito. Regioni come il Nord Africa, il Medio Oriente e l’Africa Sub-Sahariana sono particolarmente vulnerabili, evidenziando l’asimmetria nella distribuzione degli impatti climatici. 

Mentre il cambiamento climatico continua a minacciare le rotte marittime globali, adottare misure preventive e migliorare le infrastrutture dei chokepoints diventa essenziale per garantire la stabilità economica mondiale e proteggere le catene di approvvigionamento agricole. 

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