B7, Riccio (Oecd): “Fondamentale avere una visione complessiva della sostenibilità”

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(Adnkronos) – “Il Summit B7 di Roma ha ben rappresentato la forte presidenza italiana di quest’anno sotto l’attenta guida di Emma Marcegaglia e Confindustria. Di grande importanza è stata l’attenzione data alla necessità di una visione d’insieme di tutte le transizioni, climatica, ma anche digitale, energetica, sociale ecc., piuttosto che un approccio separato. Il richiamo per gli Stati del G7 è di potenziare le politiche attive per sostenere l’imprenditorialità, il mercato del lavoro, promuovere l’inclusione sociale e modernizzare i sistemi di welfare per garantire servizi di qualità a lungo termine nel settore sanitario ed educativo”. Lo dichiara all’Adnkronos/Labitalia Gianluca Riccio, presidente del Comitato finanza di business at Oecd, la rappresentanza del mondo delle imprese all’Ocse. 

“Dal Summit B7 Italy 2024 ‘Leading the transitions together’ – commenta – sembra emergere una visone ottimistica, ma allo stesso tempo critica, su quanto la transizione climatica sia un obiettivo effettivamente raggiungibile”. Riccio osserva che “è un dato oggettivo che i progressi verso gli obiettivi di sostenibilità (Sdg) procedano a rilento. Il Summit B7, che ha visto Deloitte l’unico Knowledge partner di Confindustria per il B7, ha messo in evidenza proprio come la sostenibilità economica, ambientale e sociale sia possibile, ma anche quanto sia fondamentale che gli investimenti in questa direzione stimolino la crescita e l’occupazione. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso politiche mirate a incrementare la produttività delle imprese, specialmente quelle di dimensioni più ridotte. Al momento, la crescita economica globale, per quanto in ripresa, è ancora al di sotto della media a lungo termine e distribuita in maniera non equa”. 

Riccio aggiunge: “Il G7 svolge un ruolo nodale nel delineare un percorso comune su scala globale, che rendano i processi interoperabili tra le varie giurisdizioni. Investire nella competitività e coordinare politiche monetarie e fiscali tra i paesi G7 e G20 è condizione ineluttabile per promuovere la crescita economica e l’inclusione sociale. Il successo del G7 dipende dalla forza condivisa per poter superare le disparità economiche che alimentano pressioni protezionistiche che purtroppo persistono. Solo così si può concretamente auspicare di raggiungere gli ambiziosi obbiettivi di crescita, occupazione e sostenibilità, contemporaneamente”. 

Parlando appunto dell’aumento di misure protezionistiche in diversi paesi, qual è la posizione emersa dal B7? “Le misure protezionistiche – afferma – non sono solo quelle esplicite, ma anche i costi aggregati che le aziende devono ottemperare per commerciare sui mercati internazionali, costi eccessivi in particolare per le piccole e medie imprese. Affrontare tali costi richiede il coordinamento delle politiche, la razionalizzazione dei costi di conformità, rafforzamento delle collaborazioni pubblico-private, investimenti nei paesi meno sviluppati, prevedere interruzioni nella catena di approvvigionamento e migliorare la sicurezza”.  

“Il B7 ha giustamente insistito sulla necessità di porre l’attenzione sulla produttività e sull’efficienza dei processi finanziari ed amministrativi. Questo permette di creare filiere [global value chains] che siano sostenibili ed inclusive, riducendo i costi e semplificando le procedure per le attività produttive; contributo assolutamente fondamentale per permettere che le transizioni necessarie oggi siano realizzate e siano sostenibili nel tempo”, aggiunge.  

“Un ottimo esempio – sottolinea Riccio – è offerto dalla raccomandazione del B7 di favorire le piattaforme di pagamento che permettono l’allineamento di attività e passività a breve, favorendo i pagamenti anticipati delle fatture e quindi flussi di cassa delle aziende. Soluzione che permette alle aziende di essere più resilienti finanziariamente, creare occupazione e crescita economica, nonché favorire il commercio internazionale; infine permette investimenti mirati alla sostenibilità senza essere distratti dalle difficoltà finanziarie nel breve termine. La tecnologia oggi esiste e queste piattaforme esistono, motivo per cui questo e’ un esempio concreto per la Presidenza italiana del G7 di come mettere in pratica, celermente ed efficacemente, politiche e meccanismi complementari che rendano i processi interoperabili tra le varie giurisdizioni, per di più a costi minimi per le finanze pubbliche”. 

“Dal mondo imprenditoriale internazionale – riferisce – è emerso in maniera chiara la necessità che i governi si impegnino nella creazione di politiche e meccanismi tra loro complementari che favoriscano l’interoperabilità tra diverse giurisdizioni. Solo così sarà possibile realizzare concretamente gli ambiziosi obiettivi di crescita, occupazione e sostenibilità contemporaneamente”.  

“Il G7 – continua – è una piattaforma che promuove la parità globale eliminando barriere commerciali ingiustificate e sostenendo un sistema multilaterale basato su regole. I leader del G7 dovrebbero ridurre l’incertezza politica e sostenere gli investimenti per raggiungere gli obiettivi di crescita sostenibile”.  

“Infatti – fa notare – fornire sostegno politico e regolamentare ad ecosistemi innovativi, startup, ricerca e formazione aiuterà a massimizzare i benefici dell’innovazione. Gli investimenti infrastrutturali in collaborazione tra pubblico e privato, ed il dialogo con partner internazionali dei paesi G7, G20 nonché di partner africani sono cruciali per stimolare il commercio e la connettività. Bilanciare la sicurezza nazionale con la collaborazione aperta è fondamentale”. 

Il B7 a guida italiana ha posto molto l’accento su dati e sull’intelligenza artificiale. “Si è giustamente posto l’accento – conferma Gianluca Riccio – sulla promozione dell’agenda della connettività a 360 gradi, per accelerare l’adozione di tecnologie avanzate e favorire la diffusione delle competenze digitali è altrettanto importante. L’intelligenza artificiale, insieme ad altre tecnologie esistenti o emergenti, può migliorare la produttività ed essere un catalizzatore per il progresso economico attraverso l’ottimizzazione delle risorse e la gestione del clima. Investire in modo etico e inclusivo nell’IA potrebbe portare a un’economia basata sui dati, creare posti di lavoro e migliorare settori cruciali come la sanità. Partnership pubblico-privato più efficaci possono garantire una maggiore sicurezza e affidabilità nelle applicazioni di intelligenza artificiale”. 

“Il B7 – ricorda – sollecita il G7 a collaborare con l’industria per definire normative sulla fiducia digitale e standard basati sul rischio per garantire la trasparenza e la responsabilità dei flussi di dati a riformare i sistemi educativi per adeguarli alle esigenze del mercato del lavoro e delle tecnologie emergenti”. 

Per il presidente del Comitato finanza di business at Oecd, “è fondamentale avere una visione complessiva delle transizioni che il mondo sta affrontando oggi. E’ necessario favorire meccanismi complementari tra pubblico e privato e che si rendano procedure e regolamentazioni interoperabili tra le varie giurisdizioni, per permettere alle aziende di essere resilienti finanziariamente, ed allo stesso tempo creare occupazione e crescita economica, e quindi permettere investimenti mirati alla sostenibilità senza essere distratti dalle difficoltà finanziarie nel breve termine e pesare eccessivamente sulle finanze pubbliche”. 

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