Vaccini, Vallefuoco (Fimp Campania): “Vaccinare i bambini per un futuro sano e protetto”

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(Adnkronos) – “Per i pediatri non esiste differenza tra vaccinazione obbligatoria e raccomandata. Per i vaccini obbligatori c’è sicuramente un controllo più stretto, perché ovviamente sono quelli che danno possibilità al bambino di non avere preclusioni sociali, come a esempio andare a scuola. Le vaccinazioni raccomandate sono invece quelle con impatto più importante perché proteggono da gravi malattie, magari non così incidenti, ma molto complicate. Ecco perché ne viene raccomandata la somministrazione”. Così Giannamaria Vallefuoco, segretario regionale Fimp Campania e pediatra di libera scelta Asl Napoli Nord, a margine del convegno ‘Mission vaccinale’ svoltosi a Napoli, che ha puntato l’attenzione sullo stato attuale delle vaccinazioni in regione, evidenziando l’importanza della copertura vaccinale per la salute dei bambini e il ruolo del pediatra per combattere la disinformazione e promuovere la fiducia nei vaccini. 

La vaccinazione contro la meningite è un tema fondamentale per la sanità pubblica: “Esistono diversi vaccini che proteggono contro vari tipi di meningite, a volte fatale. Non bisogna quindi perdere la possibilità di proteggere i bambini da questa patologia gravissima che ogni anno registra in Italia decessi. Occorre quindi non perdere occasione per aderire alle campagne vaccinali”, ha sottolineato Vallefuoco. “Il pediatra ha un ruolo fondamentale – ha rimarcato – innanzitutto perché è una figura scelta dalla famiglia e quindi esiste un rapporto fiduciario. Inoltre, riveste un ruolo sociale in quanto insegna ai genitori il rispetto della salute del proprio figlio, prevenendo le malattie attraverso le pratiche vaccinali. C’è poi un altro aspetto che è quello dell’educazione della famiglia che ha un ruolo cruciale nel formare i futuri adulti a uno stile di vita sano, attraverso ad esempio lo sport e l’alimentazione”. 

Infine, un messaggio ai genitori: “Bisogna avere fiducia nella scienza in relazione alle vaccinazioni, in quanto sono il risultato di anni di ricerca e studi clinici rigorosi; basta vedere quello che è accaduto con la vaccinazione contro il Papillomavirus responsabile del tumore alla cervice uterina. Come pediatri ci auguriamo di fare sempre di più per proteggere i bambini e i futuri adulti”, ha concluso Vallefuoco. 

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