(Adnkronos) –
Equiparare l’indennità dei ministri parlamentari e dei ministri che non lo sono. E’ una delle ipotesi, riferiscono fonti parlamentari, emersa nel corso dei diversi confronti sulla manovra all’interno della maggioranza e potrebbe concretizzarsi in un emendamento dei relatori al ddl bilancio, attesi per oggi pomeriggio nella V Commissione di Montecitorio.
Cambia l’accesso al credito per chi compra la prima casa. La garanzia del Fondo mutui, fino ad un massimo del 50%, prevede uno degli emendamenti depositati alla Commissione Bilancio della Camera, viene concessa non più in via prioritaria ma in via esclusiva a giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, chi vive nelle case popolari e under 36. Lo prevede uno degli emendamenti alla manovra (non onerosi) depositati dal governo in Commissione Bilancio della Camera. “La garanzia del fondo è concessa, nella misura massima del 50%, sui finanziamenti per immobili da adibire ad abitazione principale del mutuatario, con priorità per l’accesso al credito da parte delle giovani coppie dei nuclei familiari mono genitoriali con figli minori, da parte dei conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, nonché dai giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni di età”, prevedendo invece che la garanzia possa essere esclusivamente predetti soggetti”, si legge infatti nella relazione tecnica che accompagna il testo.
“Ci sarà un prelievo sulle scommesse” afferma il sottosegretario al Mef Federico Freni, a margine dei lavori della Commissione bilancio sulla manovra, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano dell’ipotesi di un prelievo sulle scommesse online, i cui introiti sarebbero destinati alle infrastrutture sportive, anche se ha poi precisato: “Non vi so dire se finalizzato o meno, ma ci sarà”.
A decorrere dal 1 aprile 2025 viene incrementata l’addizionale comunale sui diritti di imbarco nella misura di 50 centesimi di euro per passeggero imbarcato su voli extra-Ue con partenza dagli scali aeroportuali che, con riferimento all’anno precedente, hanno realizzato volumi di traffico pari o superiori a 10 milioni di passeggeri annui. L’incremento è destinato ai comuni nel cui territorio insiste il sedime aeroportuale, ma nel caso in cui i comuni in questione abbiano una popolazione inferiore a 15mila abitanti, il gettito è riversato alla Provincia o alla città metropolitana. Lo prevede un emendamento alla manovra depositato dal governo in commissione Bilancio della Camera.
Sulla base dei dati relativi al traffico areo passeggeri, in partenza e arrivo, relativi all’anno 2023, spiega la relazione tecnica allegata all’emendamento, “sono stati selezionati sei scali aeroportuali che hanno realizzato un traffico annuo superiore a 10 milioni di passeggeri. Nella stima si considerano però anche gli aeroporti di Bologna e Milano Linate che, pur avendo realizzato nel 2023 un numero di passeggeri di poco inferiore a 10 milioni sulla base dei dati 2024 (fino al mese di ottobre) si ritiene che nel corrente anno supereranno tale soglia. Per gli aeroporti considerati – prosegue la relazione – si rileva un numero complessivo di passeggeri di circa 136,5 milioni: atteso che il valore indicato si riferisce sia agli imbarchi che agli arrivi, ai fini della stima si considera il 50% (68,2 milioni). Inoltre, in base alle statistiche di Enav (anno 2023) si stima che l’incidenza dei passeggeri, da e verso destinazioni extra-Ue, sia pari al 23,36%: applicando tale peso al dato dei passeggeri sopra indicato si determina un maggior gettito annuo derivante dall’incremento dell’addizionale sui diritti di imbarco di circa 8 milioni di euro”.
I comuni e le province o le città metropolitane, specifica inoltre l’emendamento, “destinano l’incremento dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco dei passeggeri alle opere di urbanizzazione primaria secondaria alla realizzazione di nuove infrastrutture stradali all’implementazione di quelle giä esistenti”. Infine, specifica la relazione, sarà il Mit, assieme al ministero dell’Interno e al Mef, sentita la Conferenza stato città, a emanare entro il 15 marzo 2025 “le modalità di attuazione delle disposizioni, con particolare riferimento alla riscossione, al riversamento e al riparto in favore degli enti interessati”.