(Adnkronos) – È partito da piazzale Tiburtino a Roma il corteo dell’Usb organizzato nella giornata dello sciopero generale oggi venerdì 13 dicembre. “Siamo in 5mila”, hanno comunicato dall’organizzazione. Al corteo anche lavoratori migranti.
“Salvini dovrebbe preoccuparsi degli utenti dei trasporti e dei servizi pubblici in generale. I nostri scioperi non sono contro gli utenti ma per difendere gli utenti. Questo vale per i trasporti come per la sanità”, ha detto all’Adnkronos Pierpaolo Leonardi, coordinamento nazionale Usb, alla manifestazione.
“Manifestiamo anche per la manovra economica del governo in discussione in queste ore – ha aggiunto – Pensiamo ci siano molte cose che non vanno bene e che si stia tornando all’austerity. Crediamo che oggi ci sia bisogno di un cambio di rotta della politica economica: i salari italiani sono i più bassi in Europa, lo certificano tutte le statistiche che parlano di inflazione e carovita. I contratti non garantiscono nemmeno il recupero di quello che l’inflazione ha mangiato agli stipendi. C’è un problema enorme salariale”.
“Ci siamo ripresi le piazze con determinazione e coraggio e abbiamo dato un segnale importante”, hanno scandito al comizio finale in piazza Indipendenza, una manifestazione “in ricordo e nel rispetto di tutti i morti sul lavoro, dei lavoratori sfruttati e precari e contro chi organizza scioperi generali e il giorno dopo si siede al tavolo con il governo e firma contratti peggiorativi”. Il corteo si è concluso al grido di “Schiavi mai!”.
Un corteo che è stato segnato in più momenti dai fuochi d’artificio. Come davanti al Mit. “Siamo davanti alla casa del ministro Salvini, facciamoci sentire”, hanno detto gli organizzatori. “Salvini si occupa di tutto tranne che di salvaguardare uno dei settori strategici del Paese, trasporti e infrastrutture, e l’unico modo che ha di intervenire è attaccare i lavoratori minacciando precettazione e sanzioni. La risposta migliore è la piazza oggi”.
Mentre il corteo sfilava davanti al Mit, dopo i fuochi d’artificio, i manifestanti hanno lanciato finte banconote da tre euro. “Teneteli voi i tre euro di aumento delle pensioni minime”, hanno gridato i pensionati. Non sono mancati gli slogan e i cori contro il ministro.
Dopo essere passato davanti al Mit, il corteo dell’Usb ha fatto tappa davanti all’ambasciata inglese, dove sono stati esplosi altri fuochi d’artificio, ed è arrivato davanti al Mef. Dopo una breve sosta il corteo ha ripreso il suo percorso verso piazza Indipendenza per la conclusione della manifestazione.
Fuochi d’artificio come ‘attacco’ simbolico ci sono stati anche davanti al ministero dell’Aeronautica. Il gesto del movimento della lotta per la casa è di protesta contro la guerra e a sostegno del popolo palestinese. “C’è una grande bandiera palestinese in questo corteo che è al fianco del popolo palestinese, contro la politica del governo Meloni di riarmo e di sostegno al governo israeliano”, hanno detto i manifestanti.