Zelensky: “E’ un fallimento”
(Adnkronos) – “La Russia che inizia a presiedere il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è una prova del fallimento delle procedure delle istituzioni mondiali”. A scriverlo, su Twitter, è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ricordando che “ieri l’esercito russo ha ucciso un bambino di cinque mesi, i suoi genitori sono rimasti feriti in uno tra le delle centinaia di attacchi di artiglieria che lo stato terrorista effettua ogni giorno”.
“Oggi lo stato terrorista ha iniziato a presiedere il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”, ha detto il presidente ucraino commentando l’inizio della presidenza di turno mensile dell’esecutivo Onu da parte della Russia: “Notizia – ha detto -assurda e distruttiva”. Parlando del “fallimento” delle istituzioni globali Zelensky ha quindi detto che la riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è “attesa da tempo”.
LE REAZIONI – In precedenza il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, aveva definito “uno schiaffo in faccia alla comunità internazionale” l’inizio della presidenza russa. Su Twitter Kuleba ha quindi esortato gli attuali membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a “contrastare qualsiasi tentativo russo di abusare della sua presidenza”. “Il peggior pesce d’aprile”, ha scritto, mentre già ieri denunciava come la presidenza russa “è un forte promemoria del fatto che qualcosa non va nel modo in cui funziona l’architettura della sicurezza internazionale: uno stato che rovina sistematicamente la pace e la sicurezza internazionale presiederà l’organismo incaricato di mantenerle”.
Parla invece “non solo di una vergogna, ma di un’altra sconfitta simbolica delle regole basate sul sistema delle relazioni internazionali”, Andriy Yermak, capo dello staff della presidenza ucraina. Il Cremlino, ha ricordato Yermak, ha detto ieri che intende “esercitare tutti i suoi diritti” nel ruolo che Mosca ha ricoperto l’ultima volta nel febbraio del 2022, proprio quando ha lanciato l’invasione dell’Ucraina. Gli Stati Uniti hanno esortato la Russia a “comportarsi in modo professionale”, sottolineando che non ci sono modi per poter impedire a Mosca di assumere la presidenza.
Nel suo post, Yermak fa riferimento anche all’Iran, che celebra oggi la sua festa nazionale: “E’ molto significativo che nel giorno della festa di un altro stato terrorista, l’Iran, la Russia inizia a presiedere il Consiglio di Sicurezza dell’Onu”.
Esprime cautela il rappresentante italiano al Palazzo di Vetro, ambasciatore Maurizio Massari, secondo cui “non va sopravvalutata l’importanza del mese russo di presidenza nell’equazione complessiva del conflitto ucraino”. “La presidenza mensile di turno è nelle regole del Consiglio di Sicurezza” delle Nazioni Unite, prevista dalla rule 18, in base alla quale avviene in ordine alfabetico, ha spiegato.
COME FUNZIONA – Ognuno dei 15 membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu – i 5 permanenti e i dieci a rotazione – presiede a turno l’organsimo, seguendo l’ordine alfabetico, e non ci sono circostanze codificate, ai sensi della Carta delle Nazioni Unite, che lo possano impedire. La Russia lo ha presieduto l’ultima volta nel febbraio dello scorso anno, il mese in cui ha lanciato la guerra in Ucraina.
Torna a presiederlo da oggi, mentre Vladimir Putin è stato nel frattempo raggiunto da un mandato di arresto della Corte penale internazionale per la deportazione forzata di bambini ucraini e ha annunciato il dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia.
GLI SCENARI – Al di dà della situazione paradossale, secondo gli analisti per Mosca ci sono più svantaggi che benefici. “Credo che la gente la veda nel modo sbagliato. Penso che bisognerebbe capire che questo mese è più un mal di testa che un vantaggio per i russi – ha commentato con The Voice of America Richard Gowan, direttore delle Nazioni Unite per l’International Crisis Group – Se tenteranno di usare la presidenza per cercare di creare problemi agli ucraini, o per spingere la loro narrativa sulla guerra, otterranno solo un enorme contraccolpo”.
La presidenza di turno non prevede prerogative speciali, ma l’ambasciatore russo all’Onu, Vasili Nebenzia, ha messo le mani avanti, sostenendo che questo permetterà di “supervisionare” alcuni dibattiti, tra cui quello sul controllo degli armamenti. In questo modo, sarà sollevata la necessità di “un nuovo ordine mondiale” per “sostituire l’ordine unipolare”, ha detto alla Tass.
“Purtroppo la Russia è un membro permanente del Consiglio di sicurezza, quindi non c’è alcun modo pratico a livello legale per evitare” che eserciti la presidenza di turno, ha commentato la portavoce della Casa Bianca, Karin Jean-Pierre, convinta che Mosca ne approfitterà per “diffondere disinformazione” e giustificare l’invasione dell’Ucraina.
Intanto la Russia presenterà lunedì il suo programma di lavoro. Tra gli incontri già in agenda, un dibattito a livello ministeriale presieduto dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov sulla difesa della Carta dell’Onu, che Mosca è accusata di continuare a violare per l’aggressione all’Ucraina, e uno sul tema della deportazione dei bambini ucraini in Russia, che era già in programma prima del mandato di arresto emesso contro Putin.