Diga Kakhovka, le conseguenze del crollo per la Russia: l’analisi

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(Adnkronos) – La distruzione della diga di Kakhovka ha provocato danni alle linee di difesa russe sulla riva sinistra del fiume Dnipro. Lo riferisce il bollettino giornaliero dell’Institute for the Study of War (Isw), aggiungendo che le forze di occupazione russe hanno risposto agli allagamenti “con un alto grado di disorganizzazione, esacerbando la situazione della popolazione civile”. 

Per quanto riguarda le posizioni militari russe, il think tank americano riferisce che l’onda di piena della diga ha distrutto molte fortificazioni della prima linea russa di difesa. Inoltre i russi hanno dovuto ritirare personale e materiale militare da Oleshky e Hola Prystan, due posizioni usate in precedenza per bombardare la città di Kherson sulla riva opposta del Dnipro. L’allagamento ha anche distrutto i campi minati russi lungo il fiume, con immagini che mostrano l’esplosione di mine nell’acqua. Infine la portavoce del comando sud ucraino, Nataliya Humeniuk, ha dichiarato che i russi hanno ridispiegato uomini e materiale militare dai cinque ai 15 chilometri più indietro. 

L’Isw non ha scritto un giudizio definitivo sulle cause e la responsabilità del crollo della diga, ma ieri ha affermato di ritenere “molto probabile” che sia stato un atto deliberato russo.  

 

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