Hunter Biden patteggia. Trump: “Se la cava con una multa”

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(Adnkronos) – Hunter Biden ha raggiunto un accordo con i procuratori federali per patteggiare nell’ambito dell’inchiesta per i reati fiscali e per possesso irregolare di un’arma. Lo rivela il Washington Post, citando documenti depositati oggi in tribunale, specificando che questo patteggiamento consentirà al 53enne figlio del presidente di evitare una condanna detentiva.  

L’accordo dovrà essere quindi approvato da un giudice federale e quindi non è ancora chiaro quando il figlio del presidente degli Usa, Joe Biden, dovrà presentarsi in aula per dichiararsi colpevole. Se confermato, l’accordo chiude l’inchiesta avviata nel 2018, durante l’amministrazione Trump. La vicenda ha catalizzato per anni l’attenzione dei repubblicani che hanno accusato l’amministrazione Biden, che ha proseguito l’inchiesta, di adottare un trattamento di favore per il figlio del presidente.  

Secondo quanto anticipato, Hunter Biden si dichiarerà colpevole di due reati fiscali minori relativi al mancato pagamento di tasse per il 2017 e 2018, per una somma totale di circa 1,2 milioni di dollari. L’altro reato per il quale si dichiarerà colpevole è il possesso illegale di un’arma acquistata nel 2018, nonostante i suoi problemi di dipendenza da cocaina che gli avrebbero, se dichiarati, impedito di possedere un’arma.  

“Il presidente e la first lady amano il loro figlio e lo sostengono mentre continua a ricostruire la sua vita”, si legge in una dichiarazione della Casa Bianca. “Non avremo altre dichiarazioni a riguardo”, aggiungono dalla Casa Bianca. 

Decisamente più loquace Donald Trump. “Wow! Il dipartimento di Giustizia corrotto di Biden ha annullato una possibile condanna di centinaia di anni dando a Hunter Biden solo una multa stradale: il nostro sistema è a pezzi”, dice l’ex presidente sul social Truth. 

Anche un portavoce del super Pac di Trump, Maga Inc, ha parlato di favoritismi per il figlio del presidente da parte del dipartimento di Giustizia che invece sta facendo passare per vero “il caso fasullo teso solo ad incastrare Trump”, riferendosi all’incriminazione per le carte segrete. 

“Gli americani devono rimandare il presidente Trump alla Casa Bianca in modo da avere un procuratore indipendente che finalmente faccia giustizia”, ha aggiunto la portavoce. Per anni infatti Trump e i repubblicani hanno accusato Hunter di gravissimi crimini di corruzione, interferenze da parte di Paesi stranieri e di manovre per coprirle, accuse che sono anche al centro di una commissione d’inchiesta avviata dalla Camera a guida repubblicana. 

 

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