“Sommergibile Titan più sicuro di elicottero”, i messaggi WhatsApp del boss

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(Adnkronos) – “Avevo due posti sul sommergibile Titan. Poi ho dovuto rinunciare”. Jay Bloom, uomo d’affari statunitense, ha rischiato di partecipare all’immersione fatale del Titan: il sommergibile, diretto verso il relitto del Titanic, è stato distrutto da un’implosione che ha provocato la morte dei 5 passeggeri, compreso Stockton Rush. Il fondatore della compagnia OceanGate, che ha costruito il Titan, ha provato a convincere Bloom a salire a bordo offrendo anche uno sconto sui biglietti da 250mila dollari. Bloom, dai suoi canali social, pubblica oggi gli screenshot dei messaggi inviati e ricevuti nella lunga conversazione. 

“Ho deciso di condividere alcuni messaggi scambiato con Stockton Rush, Ceo e fondatore dell’OceanGate, la compagnia che ha costruito e gestito il sommergibile Titan, che tutti abbiamo seguito nell’ultima settimana. A febbraio, Stockton ha chiesto a me e a mio figlio Sean di andare con lui nell’immersione verso il Titanic in programma a maggio. Entrambe le missioni di maggio sono state rinviate a causa del meteo, l’operazione è stata rinviata fino al 18 giugno, data di questo viaggio”, scrive Bllom sui social. 

“Vieni sul sommergibile, è sicuro”: i messaggi WhatsApp del boss, ecco la chat
 

“Io ho espresso preoccupazioni per la sicurezza e Stockton mi ha risposto: ‘C’è ovviamente un rischio, ma è molto più sicuro rispetto al volo con un elicottero o ad un’immersione subacquea. Non c’è mai stato un ferito in 35 anni di” operazioni con “sottomarini non militari’. Sono sicuro che credesse veramente a quello che diceva. Ma era totalmente fuori strada. Con passione, credeva in quello che faceva”, aggiunge. 

“L’ultima volta in cui ho visto Stockton di persona era il primo marzo”, racconta, aggiungendo che “era assolutamente convinto che fosse più sicuro di un attraversamento pedonale. Mi ha dato un book di foto firmate da lui e da Paul Henri Nargeolet”, esperto che ha perso la vita a bordo del Titan. “Gli ho detto che a causa di impegni programmati non sarei potuto andare prima del prossimo anno. I nostri posti sono andati a Shahzada Dawood e a suo figlio 19enne Suleman Dawood, 2 delle altre 3 vite perse durante quest’immersione. Per l’ultima volta: Stockton e gli altri riposino in pace”. 

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