Migranti, stop da Polonia e Ungheria: salta intesa al vertice Ue

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(Adnkronos) – Il Consiglio Europeo non ha adottato conclusioni sul tema migrazioni, a causa dell’opposizione di Polonia e Ungheria al testo, si apprende da fonti Ue. Hanno adottato invece conclusioni su Ucraina, sicurezza e difesa. La discussione dei leader in materia di migrazioni riprenderà oggi, precisano le fonti. Alle 9.30 il Consiglio Europeo tornerà su migrazioni, Cina, economia e relazioni esterne.  

La Polonia “non accetterà alcun meccanismo obbligatorio per ricollocare i migranti, è la nostra linea rossa, segnalata molto chiaramente dal nostro primo ministro”, Mateusz Morawiecki. A dirlo nella notte era stato il ministro per l’Ue polacco, Szymon Szynkowski Vel Sek. Cadrà quindi il passaggio sulle migrazioni? “Non lo so – risponde – decideranno i leader. Sicuramente è una discussione complicata, perché abbiamo segnato chiaramente la nostra linea rossa e non possiamo andare oltre. Abbiamo sempre segnalato che non avremmo mai accettato alcuna soluzione che torni alle soluzioni del 2015-16, con i ricollocamenti obbligatori”, spiegava. 

In realtà la posizione negoziale concordata dal Consiglio Affari Interni a Lussemburgo sulla proposta di regolamento in materia di gestione della migrazione e dell’asilo non prevede i ricollocamenti obbligatori, bensì la solidarietà obbligatoria, quella che un tempo si definiva “solidarietà à la carte”, che può essere declinata o con ricollocamenti, o con contributi finanziari per ogni migrante non ricollocato (in ragione di 20mila euro cadauno, secondo la posizione del Consiglio), oppure con la fornitura di assistenza tecnica al Paese in difficoltà. In Polonia si terranno le elezioni politiche nel prossimo autunno.  

 

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