Prima regola: far sparire la saliera dalla tavola imbandita. Ed educare i bimbi al ‘bon ton’ del sale, abituando i loro palati già dai primi mesi di vita a cibi che ne contengono poco. Alla vigilia della Giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa, il pediatra Italo Farnetani rilancia l’importanza di cominciare fin da piccoli con gli stili di vita alleati del cuore e della salute. Prima regola: partire col piede giusto. A cominciare dalla tavola. “E’ importante ridurre il consumo del sale – spiega Italo Farnetani, professore ordinario di Pediatria dell’università Ludes-United Campus of Malta – Già al momento dello svezzamento si devono privilegiare i cibi non salati. Raccomando ai genitori di limitare il più possibile l’uso del sale nei cibi. Un consiglio valido per tutte le età: togliere la saliera dal tavolo, sia in casa che al ristorante, è un intervento efficace per agire sugli stili di vita individuali e collettivi”.
Domani, 17 maggio, ricorda Farnetani, “è la Giornata mondiale contro l’ipertensione”. E a questo proposito, l’esperto coglie l’occasione per suggerire ai genitori di “far misurare la pressione al bimbo una volta l’anno, iniziando dai 3 anni d’età”.
Tornando al sale, Farnetani guarda al passato: “Nella storia dell’alimentazione, il sale è stato usato non solo per la conservazione dei cibi, allora era il principale mezzo, ma soprattutto serviva per fornire un minimo di sapidità a cibi poveri e con scarsi ingredienti. Oggi – fa notare l’esperto – questa esigenza è stata superata con la possibilità di disporre di altri ingredienti per aumentare il gusto dei cibi che si portano in tavola”.
Adnkronos