Secondo Shoigu, citato dall’agenzia Interfax, le munizioni a grappolo russe “sono molto più efficaci di quelle americane, la loro portata è più ampia e diversificata”.
Washington, dal canto sue, è tornato a difendere la decisione dell’invio delle controverse ‘cluster bomb’, senza le quali l’Ucraina sarebbe rimasta “senza difese”. “Le riserve nel mondo ed in Ucraina di munizione singole si stanno esaurendo – ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken intervistato da Nbc – così la difficile, ma necessaria, scelta di fornire bombe a grappolo si è ridotta a questo: se non lo facciamo, finiranno le munizioni e se finiranno le munizioni rimarranno senza difese”.
Blinken ha anche minimizzato l’opposizione espressa nei giorni scorsi da diversi alleati Nato firmatari della convenzione che bandisce la produzione, la vendita e l’uso di queste armi per i rischi che i mini ordigni che le compongono costituiscono per i civili. “Ogni alleato con cui ho parlato ha detto di comprendere perché stiamo facendo questo”, ha detto il segretario di Stato americano.