Stefania Craxi è la nuova presidente della Commissione Esteri del Senato. La senatrice azzurra prende così il posto del pentastellato Vito Petrocelli, alla guida della terza commissione di palazzo Madama. Craxi prevale sul pentastellato Ettore Licheri, che ha avuto 9 preferenze, contro i 12 voti ricevuti da Craxi. Per lei voto del centrodestra, per il pentastellato le preferenze del suo gruppo e del Pd, a decidere i voti del misto. Il tutto a scrutinio segreto (1 scheda bianca).
Un primo voto non era andato a buon fine, con la senatrice berlusconiana ferma a quota 11. Poi l’elezione. Ora la seduta della Commissione è stata sospesa, riprenderà più tardi per eleggere i due vicepresidenti e i due segretari.
“Sono onorata, la politica estera di un grande paese non deve essere argomento divisivo, soprattutto ora, tra maggioranza e opposizione, lavoreremo assieme”, le prime parole di Stefania Craxi. Dobbiamo “dare subito segnali chiari, c’è una guerra in corso, serve durezza necessaria per condurre a dialogo, anche la Commissione darà segnali in questo senso”, conclude la senatrice azzurra.
Commissione Esteri Senato, ira Conte per elezione Craxi
A quanto apprende l’Adnkronos, il leader del M5S Giuseppe Conte convocherà, già nelle prossime ore, il Consiglio nazionale del M5S. Sul tavolo l’elezione di Stefania Craxi alla presidenza della Commissione Esteri del Senato, ‘sfilata’ al Movimento e all’ex capogruppo Ettore Licheri, in corsa per guidare l’organismo parlamentare. Fonti interne al Movimento raccontano di un Conte “molto adirato”, alle prese con telefonate di “fuoco”, riportano alcuni beninformati. Nelle prossime ore l’ex premier dovrebbe dar voce pubblicamente al proprio disappunto.
Esteri, dopo ok alla Craxi è caccia al voto, rumors su pugnalate a Licheri
E’ caccia al voto in Senato, dopo l’elezione della presidenza della Commissione Esteri, finita all’azzurra Stefania Craxi. Dei 22 voti disponibili solo alcuni possono con certezza approssimativa – per dichiarazione stessa dei votanti o per appartenenza – essere attributi a uno dei due candidati che si sono confrontati in mattinata, la vincente Craxi e il perdente Licheri.
Il dato più verosimile mette in fila i consensi di Lega-Fi-Fdi per la Craxi, cui si sarebbero aggiunti 3 voti del Misto e quello – a sorpresa – di Dessì di Cal. Per Licheri i 5 del M5S, i tre del Pd e il voto di Italia viva. Una ricostruzione del voto che però potrebbe non essere del tutto aderente a quanto successo realmente. Dubbi ci sono infatti su possibili defezioni nel fronte pro-Licheri. Dubbi che tengono alta la tensione in Senato.
A votare a favore, di Stefania Craxi secondo una prima ricostruzione, nel dettaglio sarebbero stati gli azzurri, con Enrico Aimi e la presidente del gruppo Anna Maria Bernini, che sostituiva Adriano Galliani, i 4 della Lega (Tony Iwoby, Stefano Lucidi, Manuel Vescovi e Roberto Calderoli, che sostituiva Matteo Salvini), poi il senatore di Fdi Adolfo Urso. Anche Fabio Di Micco, Mario Monti e Raffaella Pacifico del Misto alla fine avrebbero scelto Craxi. Così come dovrebbe aver fatto Emanuele Dessì di Cal.
Per Licheri – che ha raccolto 9 voti – quelli dei cinque pentastellati, Gianluca Ferrara, Simona Nocerino, Paola Taverna e Mariolina Castellone. Poi i tre del Pd (Alessandro Alfieri, Fabio Porta e Luigi Zanda). Per Licheri anche Giuseppe Cucca di Iv, presente al posto di Laura Garavini. Infine la bianca di Pier Ferdinando Casini.
Adnkronos