Prada e Unesco estendono Sea Beyond a 56 Paesi nel mondo

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(Adnkronos) –
“Vogliamo ispirare le nuove generazioni sull’importanza dell’oceano
“. E’ la missione del Gruppo Prada e Unesco, che alla vigilia della Giornata Internazionale dell’Educazione, annunciano il lancio della terza edizione di Sea Beyond, il programma educativo dedicato all’educazione all’oceano e alla sua tutela, supportato dal Gruppo Prada con l’1% dei proventi della collezione Prada Re-Nylon. Oltre 34.000 studenti da 56 paesi nel mondo parteciperanno al programma. Inoltre, la nuova edizione sarà caratterizzata dalla nuova partnership con Bibliothèques Sans Frontières (Biblioteche Senza Frontiere). Saranno 34.385 gli studenti da 184 scuole e 56 Paesi che parteciperanno al nuovo ciclo formativo di Sea Beyond, che indagherà il rapporto tra oceano e clima e le sfide ambientali correlate.  

Il programma prevede sessioni formative sul tema dell’educazione all’oceano (ocean literacy) per studenti e insegnanti attraverso un ciclo di lezioni condotte da esperti Ioc/Unesco, si svolgerà da gennaio a giugno 2024 e terminerà, come per le passate edizioni, in una competizione internazionale. “Unesco è la casa dell’oceano sin dalla sua nascita, tutti sanno quanto la situazione sia difficile e che l’oceano può aiutare in molti modi – ha detto Vladimir Ryabinin, segretario esecutivo della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco, presentando il progetto a Parigi -. Dobbiamo imparare a preservare l’oceano, e credo che siamo in grado di iniziare una rivoluzione. Dobbiamo capire che se non lo studiamo e impariamo a conoscere non potremo raggiungere obiettivi” come intervenire sul climate change. “Dobbiamo fare il possibile per educare le persone su questo fronte” e spiegare il ruolo dell’oceano e l’impatto che questo ha sulle loro vite “è lo scopo della collaborazione con Prada – ha rimarcato ancora Ryabinin – una collaborazione cresciuta negli anni”.  

A parlare sono i numeri: il progetto Sea Beyond, lanciato nel 2019, ha raggiunto, tra la prima e la seconda edizione, 600 studenti in tutto il mondo e per la terza edizione saranno oltre 34mila quelli coinvolti. “Il record di iscritti all’edizione di quest’anno dimostra che stiamo andando nella direzione giusta e che Sea Beyond è in grado di generare un vero cambiamento. – ha spiegato Lorenzo Bertelli, head of corporate social responsibility del Gruppo Prada -. Questa è la prova che le nuove generazioni sono ‘affamate’ di queste tematiche. Possiamo indicare la via anche ad altre società e credo inoltre che il settore pubblico e privato debbano lavorare insieme se vogliamo raggiungere certi risultati. Abbiamo bisogno dell’esperienza e del modello organizzativo del settore pubblico e questa credo sia la chiave per il successo in futuro”. La sfida più grande, ha osservato Bertelli, “è far capire alle persone che cultura e natura non sono argomenti noiosi ma cool”. L’obiettivo “è cambiare la mentalità delle generazioni future”.  

Unesco e il Gruppo Prada inviteranno gli studenti a creare una campagna di sensibilizzazione con testi, grafiche e contenuti interattivi che i ragazzi indirizzeranno ai propri coetanei, con l’obiettivo di invitarli ad adottare comportamenti più responsabili verso l’oceano. La giuria che valuterà i progetti sarà composta dagli ‘amici’ di Sea Beyond, nuovi e non: i ‘Sea Beyonders’, persone che hanno posto al centro della loro vita personale e professionale l’amore per il mare.  

“L’umanità dipende dall’oceano, il cui futuro è però minacciato dall’attività dell’uomo – ha commentato Audrey Azoulay, direttore generale dell’Unesco -. Se vogliamo essere in grado di salvarlo, dobbiamo supportare la ricerca scientifica, contribuire al progresso della conoscenza e investire sull’educazione. Il programma supportato dall’Unesco e dal Gruppo Prada è un ottimo esempio di come sensibilizzare le nuove generazioni e adottare pratiche virtuose”. 

Quanto alla collaborazione con l’organizzazione internazionale no-profit Bibliothèques Sans Frontières, lo scopo è facilitare l’accesso all’educazione all’oceano a bambini e giovani cittadini in comunità vulnerabili attraverso la Ideas Box, una mediateca multimediale di oltre 100 metri quadrati fornita di connessione internet, tablet, computer e oltre 250 libri e giochi, nonché centinaia di materiali formativi. Il concept delle Ideas Box è stato sviluppato nel 2014 dal designer francese Philippe Stark per Bibliothèques Sans Frontières, fino a raggiungere 115 comunità che oggi ne beneficiano in tutto il mondo.  

La partnership consentirà, a partire da giugno 2024, la realizzazione di una Ideas Box interamente dedicata a Sea Beyond, che sarà presentata a Venezia in occasione della Giornata Internazionale dell’Oceano. La mediateca sarà successivamente collocata a Napoli e affidata alla Fondazione Quartieri Spagnoli per viaggiare poi sul territorio italiano. Inoltre, una selezione di contenuti relativi all’ocean literacy curata dagli esperti Ioc/Unesco sarà integrata nelle Ideas Box già presenti in Francia, Burundi e Costa d’Avorio. Gli esperti Ioc/Unesco avranno anche il compito di formare i team locali responsabili della gestione delle mediateche e dell’intrattenimento dei giovani che ne beneficeranno.  

“La nuova partnership con Bibliothèques Sans Frontières è il primo progetto di carattere umanitario di Sea Beyond – ha evidenziato Bertelli – vogliamo ispirare le nuove generazioni rendendole consapevoli dell’importanza dell’oceano e della necessità di preservarlo senza escludere nessuno”. 

Soddisfatto del progetto anche Patrick Weil, fondatore e presidente di Bibliothèques Sans Frontières: “Siamo entusiasti di far parte del programma Sea Beyond – ha spiegato -. L’istruzione rappresenta un diritto umano fondamentale e i benefici della conoscenza scientifica non devono essere accessibili solo a pochi. Dare priorità a questa sfida e consentire l’accesso all’educazione all’oceano è una questione di giustizia sociale, che garantisce a tutti gli individui l’opportunità di essere informati su questioni ambientali cruciali, di acquisire familiarità con l’oceano e di realizzare il proprio potenziale come cittadini”.  

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