Oltre 100 morti
Cresce con il passare delle ore il numero delle persone morte a causa delle frane seguite a forti piogge nello Stato brasiliano del Pernanbuco. Lo hanno fatto sapere le autorità locali, mentre vigili del fuoco, militari e altri soccorritori continuano a lavorare in quattro aree dove si sono verificate le frane, nella regione metropolitana di Recife. Monsignor Limacêdo, vescovo ausiliare di Recife: “Più di 5mila persone sono senza riparo, come Chiesa siamo completamente coinvolti nei soccorsi”.
Il Brasile piange ancora una volta un grande numero di vittime a causa delle calamità naturali. Negli ultimi mesi sono infatti centinaia le persone che hanno perso la vita per le inondazioni dovute a forti piogge e vere e proprie alluvioni. Solo negli ultimi giorni si contano almeno 106 vittime, ma sono ancora una decina, come minimo, i dispersi. Ad essere colpita a fine maggio dalle forti piogge è stato il Nord Est del Paese. Oggi, però, è giunta anche una buona notizia dalle autorità locali: tra i numerosi dispersi, 14 sono stati ritrovati in buone condizioni.
Un drammatico bilancio
Dunque è salito a 106 il numero delle persone morte a causa delle frane seguite a forti piogge nello Stato brasiliano del Pernanbuco. Lo hanno fatto sapere le autorità locali, mentre vigili del fuoco, militari e altri soccorritori continuano a lavorare in quattro aree dove si sono verificate le frane, nella regione metropolitana di Recife. Lo ha riferito Agencia Brasil. Sempre nel bilancio delle autorità locali, le persone sfollate sono oltre 6mila. Secondo le previsioni, la pioggia continuerà a cadere sulle zone colpite, in quantità moderata, quindi la Difesa civile mantiene alta l’allerta frane nei 24 municipi caratterizzati dal violento fenomeno naturale.
L’appello del vescovo
“Qui a Recife dalla scorsa settimana stiamo affrontando una situazione molto, molto difficile per la quantità di pioggia che sta cadendo. Nella regione metropolitana di Recife le piogge sono state torrenziali, abbiamo almeno 5mila persone senza riparo e sono più di cento i morti. Persone sepolte sotto il fango”. Lo afferma monsignor Limacêdo Antônio da Silva, vescovo ausiliare di Recife.
“Il lavoro dei vigili del fuoco, della protezione civile, di tutta la popolazione è enorme. Si registra – prosegue – una grande solidairetà”. Il presule parla poi dell’impegno della Chiesa locale. “Non possiamo ovviamente restare indifferenti, siamo completamente coinvolti. Già sabato scorso abbiamo lanciato una raccolta di cibo. Stiamo raccogliendo materiale igienico, vestiti, lenzuola e materassi. Sono importanti anche le donazioni in denaro”. La risposta della popolazione è importante: “Siamo davvero molto preoccupati, ma grazie a Dio la solidarietà delle persone è stata molto grande. Inviamo ciò che riceviamo alle parrocchie, molte chiese – prosegue – stanno avendo grandi difficoltà a causa delle inondazioni”. “Stiamo facendo tutto il possibile per alleviare le sofferenze delle persone e – conclude – chiedo a tutti di pregare per noi e a chi può di darci una mano, un aiuto. Le piogge ancora continuano, seppur con minore intensità. La preoccupazione è però ancora alta”.
Andrea De Angelis – Città del Vaticano