8 Marzo, Soldi (Rai): “Trend positivo su donne manager ma ancora tanta strada da fare”

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(Adnkronos) – “Qualsiasi trend positivo rispetto alla parità di opportunità fra uomini e donne è sempre il benvenuto. Sono felice di registrare questo progresso, anche se si parla ad oggi del 20% di donne nel totale dei manager e dunque rispetto a una vera e piena parità c’è ancora un bel tratto di strada da fare. Ma il confronto con 15 anni fa è sicuramente incoraggiante, anche se è facile raddoppiare i numeri assoluti quando questi sono bassi in partenza…”. E’ questo il commento di Marinella Soldi, presidente della Rai, ai dati contenuti nel Rapporto Manager Italia che mette in rilievo come dal 2008 a oggi il numero delle donne manager italiane sia raddoppiato e che sfiori ora il 40% fra i manager under 35. 

“Altro tema interessante presente nel Rapporto – prosegue Marinella Soldi – riguarda la presenza di manager che abbiano meno di 35 anni, che interessa la questione dell’inclusione generazionale che, assieme alla diversità di genere, rappresenta un pilastro fondamentale per un’economia sana e per una società che affronti con fiducia il futuro. Tutto ciò mette in luce anche un’attitudine diversa delle nuove generazioni”. 

Osserva poi la presidente della Rai: “Il dato drammatico nel nostro Paese riguarda in generale la condizione della donna lavoratrice, sia essa o no manager, dopo la maternità. Dunque, occorre guardare anche al contesto complessivo della situazione”. In Viale Mazzini, “abbiamo approvato in cda alcune policy di genere e sono stati fatti passi in avanti; ma è anche vero che si potrebbe fare di più, anche in considerazione che quello dei media è uno dei settori più aperti alla parità di genere”. 

Quanto alla sua storia professionale personale, “la mia esperienza è stata anomala avendo passato i miei primi anni di lavoro all’estero, vivendo a Londra, e devo dire che non ho mai incontrato difficoltà legate al mio essere donna nell’ambiente anglosassone – premette Marinella Soldi – Quando sono entrata a fare l’ad di Discovery in Italia, una delle prime decisioni che ho preso è stata quella di promuovere dirigente una donna mentre era in maternità: voleva anche essere un segnale fattivo per dire che diventare madre non deve essere un freno alla carriera”. 

Differenze fra Bbc di cui è consigliera d’amministrazione e Rai dove svolge il ruolo di presidente, nel campo della parità di genere? “Confermo che la Bbc è la numero uno e l’esempio cui ogni servizio pubblico dovrebbe aspirare. Ma è anche l’obiettivo del piano industriale Rai appena approvato, con il contratto di servizio. La Bbc non ha paura a misurarsi ed è trasparente sugli obiettivi, rendendo pubblico l’andamento sul tema e ragionando sempre sulla base dei dati e non su altre logiche”. 

(di Enzo Bonaiuto) 

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