Commercio, -2 miliardi di costi operativi grazie all’intermodalità marittima

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(Adnkronos) –
Una riduzione di 2,02 miliardi di euro di costi operativi all’anno e di 0,7 milioni di tonnellate di CO2, l’equivalente di 375mila auto in meno all’anno sulle strade italiane. Sono i benefici dell’intermodalità marittima per le imprese calcolati da uno studio condotto dal Centro Green – Università Bocconi, i cui risultati saranno discussi questo pomeriggio alle 17 durante LetExpo 2024, fiera del trasporto e della logistica sostenibile promossa da Alis (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile). Lo studio commissionato da Amazon su ‘L’intermodalità marittima: il ruolo del comparto per l’economia italiana e gli effetti socio-economici e ambientali per le imprese’ si concentra sul ruolo e il valore dell’e-commerce per la crescita della ‘blue economy’, definita dalla Commissione Europea come l’insieme delle attività economiche legate agli oceani, ai mari e alle coste.  

I DATI – Lo studio evidenzia la rilevanza socioeconomica dello sviluppo dell’intermodalità marittima, derivante dai benefici ambientali e dalla riduzione dei costi operativi. Nei porti italiani vengono movimentate all’imbarco e allo sbarco con navi Ro/Ro e Ro/Pax circa 121 milioni di tonnellate di merci ogni anno, pari al 25% del totale delle merci. Secondo i dati della Banca d’Italia, nel 2022 è stato pari a 17,7 miliardi di euro il valore delle importazioni e 28,2 miliardi il valore delle esportazioni che ha utilizzato navi Ro/Ro, in forte crescita rispetto al 2013, con rispettivamente un +200% e un + 174%. Questo segmento di mercato ha evidenziato vivaci tassi di crescita tra il 2013 e il 2022, registrando un +38,5% in termini di sviluppo dei volumi, a fronte di un +7% negli altri comparti del settore marittimo portuale italiano. Nel periodo 2013-2022 il valore medio delle merci movimentate via Ro/Ro è più che raddoppiato (+104%).  

Accanto a questa fotografia generale del settore, i ricercatori del Centro Green – Università Bocconi hanno analizzato 24 rotte nazionali e internazionali, dimostrando come la scelta dell’intermodalità marittima rispetto al tutto strada permetta una riduzione di costi operativi di circa 2,02 mld di euro (-54,6%), ipotizzando che tale risparmio possa essere di fatto trasferito a vantaggio anche dei consumatori finali. Inoltre, ai vantaggi sui costi operativi, si affiancano i benefici ambientali esplicitati in una diminuzione del 56,7% di esternalità ambientali (emissioni di CO2 ed inquinanti locali, oltre a congestione ed incidentalità) tra cui, nello specifico, una riduzione di emissioni annuali di 0,7 milioni di tonnellate di CO2, l’equivalente di 375mila auto in meno all’anno sulle strade italiane. 

“E’ di tutta evidenza l’interesse da parte di società leader a livello globale a veder sviluppare un sistema logistico e intermodale efficiente e moderno nel nostro Paese. La collaborazione tra Grimaldi e Amazon, in questo studio, ne è dimostrazione fisica lampante. I porti e il sistema di connettività italiano, soprattutto in questi ultimi anni, hanno iniziato a sviluppare significativi progetti per dare risposte in tal senso. Risposte che devono anche tenere conto, ed essere velocizzate nell’esecuzione, del clima di grande incertezza geopolitica mondiale, e nell’area Mediterranea in particolare, dove certamente si presentano grandi rischi ma anche, con la giusta visione e capacità di azione, enormi opportunità”, commenta Pino Musolino, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale (Adsp).  

Oltre a soffermarsi sul contesto attuale, lo studio ha anche fornito previsioni di scenari futuri individuando nell’e-commerce e nel potenziale di crescita di questo comparto in Italia un driver strategico di grande rilevanza per lo sviluppo dell’intermodalità marittima. In un approccio what-if, i ricercatori hanno stimato, sulle 24 rotte già prese in esame, i benefici socioeconomici in un’ipotesi di scenario di efficientamento energetico grazie alla rapida introduzione di navi più efficienti (classe Gg5g ‘zero emissioni in porto’) e di aumento dei coefficienti di riempimento di stiva delle navi (+10%), derivati dall’incremento dello shift modale, grazie al ruolo attivo dai grandi operatori dell’e-commerce. Il risultato di questa simulazione permette di rimarcare come i benefici operativi derivanti dallo sviluppo dei traffici si quantificherebbero in una riduzione ulteriore dei costi operativi marittimi pari a 227,81 milioni di euro all’anno, vantaggi economici che potrebbero essere trasferiti sul consumatore finale. Dal punto di vista ambientale, infine, si raggiungerebbe una riduzione di ulteriori 286mila tonnellate di emissioni di CO2 per i traffici esistenti e 113mila tonnellate di CO2 per i traffici derivati dallo shift modale aggiuntivo.  

LA PARTNERSHIP AMAZON SEA – GRUPPO GRIMALDI – Amazon Sea, modello che utilizza rotte marittime brevi per consentire consegne più rapide ed efficienti, ha stabilito partnership a lungo termine con importanti operatori marittimi, come il Gruppo Grimaldi, e ha lanciato oltre 50 rotte che collegano l’Italia a Spagna, Regno Unito e Grecia operando da sette porti marittimi in Italia. Grazie alla collaborazione con Grimaldi, Amazon Sea ha esteso ulteriormente il suo portafoglio di partnership marittime collegando Italia e Spagna, lanciando il collegamento Italia-Malta e rafforzando le tratte per la Grecia.  

“L’attenzione alla sostenibilità ambientale è tra i valori che ispirano la mission del Gruppo Grimaldi. Negli anni abbiamo dimostrato concretamente il nostro impegno per la riduzione dell’impatto ambientale legato al trasporto marittimo, grazie a continui investimenti in ricerca e sviluppo delle migliori tecnologie per l’ammodernamento in chiave green della nostra flotta. Ci siamo dotati di navi sempre più all’avanguardia con cui contribuiamo ad abbattere le emissioni di gas nocivi, procedendo spediti verso il grande obiettivo della decarbonizzazione. I dati ce lo confermano: solo nel 2023, sulle nostre rotte di corto raggio, abbiamo registrato un abbattimento delle emissioni di CO2 pari a 2 milioni di tonnellate. Crediamo che la crescita economica possa andare di pari passo alla sostenibilità ambientale, ed è in questa direzione che vogliamo crescere insieme ai nostri clienti e partner. In particolare, grazie alle nostre autostrade del mare, rendiamo ogni giorno conveniente ed efficiente il trasporto marittimo nel Mediterraneo e nel Baltico”, spiega Guido Grimaldi, presidente di Alis e Corporate Short Sea Shipping Commercial Director Gruppo Grimaldi. 

“La partnership commerciale e organizzativa per lo sviluppo dell’intermodalità marittima da e per i porti italiani, siglata a partire dal 2021 da Amazon e dal Gruppo Grimaldi, prima compagnia marittima nel mercato Ro/Ro e Ro/Pax in Europa, costituisce un elemento di evoluzione del settore ed è precursore delle strategie indicate nel Piano Strategico del Mare. Questo accordo, infatti, ha permesso non solo di aumentare i volumi a bordo delle stive delle navi, con la conseguente riduzione dei costi operativi a beneficio dell’intera filiera fino al consumatore finale e la creazione di benefici ambientali per la collettività, ma anche di ampliare il target, e in generale il mercato di riferimento, dell’intermodalità marittima per tipologia di merci e aree geografiche”, ha dichiarato Oliviero Baccelli del Centro Green – Università Bocconi. 

“Amazon ha commissionato questo studio con l’obiettivo non solo di offrire una panoramica sul comparto nel nostro Paese, ma anche per analizzare come la scelta dell’intermodalità marittima rispetto al tutto strada possa rappresentare nuove opportunità in termini di benefici ambientali ed economici e quanto l’e-commerce possa diventare ulteriore volano per lo sviluppo dell’intermodalità marittima nel nostro Paese – sottolinea Lorenzo Barbo, amministratore delegato di Amazon Logistica Italia – Con il nostro consueto approccio all’innovazione, anche sul tema del trasporto intermodale, stiamo lavorando come azienda per esplorare nuove modalità di consegna più efficienti e quella marittima è tra queste. L’accordo siglato nel 2021 tra Amazon e il Gruppo Grimaldi è stato un primo e importante passo che ha contribuito a migliorare i tempi di consegna per i nostri clienti e diminuire le emissioni di CO2”. 

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