(Adnkronos) – La fase finale e premiazione dell’ottava edizione di Mad for Science, concorso nazionale promosso dalla Fondazione Diasorin, aperta ai licei scientifici, ai licei classici con curvatura biomedica e agli istituti tecnici, si è tenuta alle Officine Grandi Riparazioni di Torino e ha visto la partecipazione dei migliori 8 Istituti italiani, selezionati tra oltre 140 scuole provenienti da tutta Italia. I team giunti alla finalissima si sono aggiudicati un montepremi totale di 200 mila euro. “L’aspetto principale – commenta Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione Diasorin, Consigliere delegato della Fondazione Telethon e presidente di Giuria della finale – che impariamo da questo concorso è quanto bella e quanto brava possa essere la nostra gioventù Oggi abbiamo visto 8 scuole che sono in realtà rappresentative delle 140 che hanno presentato la domanda, tutte composte da ragazzi che si sono impegnati moltissimo per mesi, insieme a insegnanti straordinariamente bravi e dediti a costruire un progetto da presentare pubblicamente. Oggi lo hanno fatto con molta sapienza nel racconto, molta competenza nelle conoscenze che avevano acquisito, molta capacità nel rispondere alle domande complesse poste loro dalla giuria e anche molta serenità e gioia di poter contribuire a questo programma. E questo è un elemento di grande fiducia perché significa che esiste una gioventù straordinariamente bella che sarà il futuro di questo Paese”.
Riguardo ai progetto presentati alle Officine Grandi Riparazioni di Torino, Pasinelli aggiunge “I temi ricorrenti di questa edizione, in particolare tra i finalisti, potevano essere legati alla salute, nel caso specifico l’antibiotico-resistenza che sta diventando un’emergenza di salute molto importante per il futuro; oppure il riutilizzo di materiali plastici e la degradazione di materiale plastico. Nella logica di un ambiente, quindi di un futuro più sostenibili, tutti i ragazzi hanno fatto le loro scelte, si sono impegnati in questi ambiti: a dimostrazione anche di una sensibilità sociale, oltre che a un’attenzione alla ricerca, molto interessante da parte delle scuole”.
“Credo che i ragazzi torneranno a casa con una grande emozione, soprattutto quelli dell’ultimo anno, che hanno contribuito a costruire un futuro per i loro colleghi, un futuro che non appartiene a loro perché lasceranno la scuola quest’anno. Per quanto ci riguarda, c’è la soddisfazione di aver intrapreso un programma che sta dando grandi risultati, e l’auspicio di stare costruendo cittadinanza scientifica: non è detto che tutti questi studenti vadano poi a frequentare una facoltà scientifica, ma certamente saranno tutti studenti formati al metodo scientifico, e questo aiuterà a comprendere meglio le logiche della scienza; e forse tanta pseudoscienza, fake news, irrazionalità potrebbero non avere più luogo” conclude Francesca Pasinelli presidente della Fondazione Diasorin.