(Adnkronos) –
La Russia è una minaccia per la Nato. Vladimir Putin si prepara ad un confronto a lungo termine non solo con l’Ucraina e i paesi del Patto Atlantico devono accelerare. E’ perentorio il messaggio che Mark Rutte, segretario generale della Nato, invia mentre la guerra tra Ucraina e Russia ha ampiamente superato i 1000 giorni e la parola ‘tregua’ per ora rimane sulla carta.
“La Russia si prepara per un confronto a lungo termine, con l’Ucraina e anche con noi. Dovremmo essere profondamente preoccupati. Io lo sono: l’economia russa è in assetto di guerra. Nel 2025 la spesa militare totale sarà il 7-8% del Pil, se non di più, ai massimi dai tempi della Guerra Fredda”, dice snocciolando dati e informazioni che delineano un quadro da non sottovalutare. “L’industria della difesa russa produce numeri enormi di carri armati, veicoli corazzati e munizioni. Quello che le manca in qualità, viene compensato con la quantità, con l’aiuto di Cina, Iran e Corea del Nord. Tutto questo punta in una chiara direzione”, aggiunge.
Gli alleati Nato nel 2014 “hanno concordato di investire una somma pari ad almeno il 2%” del Pil nella difesa ma posso dirvi che avremo bisogno di molto di più del 2%. So che spendere di più per la difesa significa spendere di meno per altre priorità”, continua, ma per “rafforzare la difesa e preservare il nostro stile di vita” serve solo una “piccola parte” delle somme che gli Stati europei spendono per le pensioni, la sanità e la previdenza, aggiunge.
Oggi nella Nato “la nostra deterrenza è buona, ma quello che mi preoccupa è il domani. Non siamo pronti per quello che sta arrivando verso di noi, tra 4-5 anni. Il pericolo si muove verso di noi a grande velocità e non dobbiamo voltarci dall’altra parte. Dobbiamo affrontarlo – continua – quello che sta succedendo in Ucraina potrebbe succedere anche qui. A prescindere dall’esito della guerra, non saremo al sicuro nel futuro a meno che non siamo preparati ad affrontare il pericolo”.
L’anima europea della Nato deve fare i conti con l’imminente arrivo di Donald Trump sulla scena. Il nuovo presidente americano, già nel primo mandato, ha sollecitato i partner del Vecchio Continente a contribuire alla difesa comune con investimenti adeguati.
Intanto, l’amministrazione uscente di Joe Biden ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina. John Kirby, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, non ha fornito dettagli sulla fornitura, limitandosi ad affermare davanti ai giornalisti che gli Stati Uniti continueranno a fornire aiuti all’Ucraina “fino alla fine di questa amministrazione”.
Trump, favorevole all’invio di peacekeeper europei dopo l’eventuale tregua, prende posizione contraria alla decisione assunta un mese fa da Biden. L’attuale presidente ha autorizzato l’Ucraina a lanciare missili Atacms contro obiettivi militari in territorio russo. L’ultimo attacco è andato in scena 48 ore fa. Trump, già alla fine di novembre, si è detto “decisamente contrario” all’impiego dei missili Atacms.
Le parole rilasciate da Trump il 25 novembre compaio ora sulla rivista Time che ha nominato il presidente eletto ‘uomo dell’anno’. Il Cremlino ha ribadito l’intenzione della Russia di rispondere ai nuovi raid con gli Atacms contro un aeroporto militare di Taganrog, nella regione russa di Rostov.
“Perché lo facciamo? Non facciamo che intensificare questa guerra e aggravarla. Voglio arrivare a un accordo e il solo modo di arrivarsi è quello di non abbandonare” Kiev, ha affermato Trump.