Manovra, in bilico emendamento su aumento ministri: governo verso stop

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(Adnkronos) – Mentre restano incerti i tempi di approvazione della Manovra 2025, il governo pensa a un dietrofront sugli stipendi dei ministri. La legge di bilancio dovrebbe arrivare alla discussione dell’aula mercoledì 18 dalle 14, con votazioni non prima delle 17, quando sarà eventualmente posta la questione di fiducia. Manca però un accordo tra maggioranza e opposizioni sul mandato al relatore e sui tempi per il termine dell’esame degli emendamenti in commissione Bilancio, come hanno riferito, al termine della capigruppo, la deputata del Pd Chiara Braga e il deputato di Avs Marco Grimaldi. 

 

L’ipotesi sul ritiro per l’emendamento relativo all’aumento degli stipendi dei ministri non parlamentari si fa più concreta. Il primo a parlare è stato il titolare della Difesa Guido Crosetto: “È assurdo lasciare anche solo un secondo di più di spazio alle polemiche sull’emendamento che parificava tutti i ministri e sottosegretari non parlamentari, ai deputati, riconoscendo i rimborsi spese. È così da oltre due anni e continuerà così fino a fine legislatura”, ha scritto su X. “La cosa è giusta? Non penso perché non ha particolare senso che il ministro degli Interni o della Difesa debbano avere un trattamento diverso rispetto ad un loro sottosegretario, ma non è mai importato finora, né a me né ai miei colleghi. Per questo motivo abbiamo chiesto ai relatori di ritirarlo ed evitare inutili polemiche”, ha aggiunto. “Quello che non sarebbe comprensibile per nessuna altra professione e cioè che due persone che fanno lo stesso lavoro, nella stessa organizzazione, abbiano trattamenti diversi, per chi fa politica deve essere messo in conto”, ha scritto ancora. 

Il tema ha tenuto banco per tutto il giorno. Dopo l’attacco del Movimento 5 Stelle al titolare dell’Istruzione Valditara – accusato di intascare grazie all’emendamento “un aumento pari quasi al quintuplo dello stipendio medio di un qualsiasi insegnante italiano” -, il ministro ha ribadito l’intenzione di rinunciare al bonus. “Gli esponenti M5S in commissione Cultura della Camera dimostrano di non avere il senso della vergogna. Ho già annunciato pubblicamente che non intendo percepire i bonus a cui peraltro loro invece hanno diritto. Le loro dichiarazioni fanno sorgere il sospetto che più che scarsa informazione o banale demagogia vi sia malafede”, ha spiegato. Ma a stretto giro è arrivata la controreplica del Movimento: “Valditara sta ammettendo implicitamente che quella misura che comporta un aumento per i suoi colleghi non parlamentari pari a quasi 5 mensilità di un insegnante è una vergogna. A questo punto faccia un passo in avanti. Chiami Giuli, Crosetto e gli altri e suggerisca anche a loro di rinunciare. O meglio, già che c’è, si impegni a far ritirare al suo governo e alla sua maggioranza quell’emendamento vergognoso”. 

E’ ricominciata alle 2,30, dopo una serie di interruzioni e riprese continue, la seduta della commissione Bilancio della Camera, con le discussioni e le votazioni degli emendamenti. La seduta era stata sospesa alle 23,45 ed era stata riaperta all’1, ma è durata pochi minuti per venire infine aggiornata alle 2, riprendendo però alle 2.30. 

Il governo ha chiesto ai relatori di ritirare l’emendamento alla manovra, presentato venerdì sera, che prevedeva l’aumento dell’1,8% per i pedaggi autostradali nel 2025. La proposta conteneva anche la proroga al 30 giugno 2025 della scadenza per l’aggiornamento dei piani economico-finanziari delle concessioni autostradali.  

Un incremento del contributo alle scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità pari a 50 milioni nel 2025 e a 10 milioni a partire dal 2026. Lo prevede la riformulazione di un emendamento della maggioranza insieme ad Azione e Iv alla manovra approvato dalla Commissione Bilancio della Camera. E’ stato invece ritirata la proposta di modifica avanzata da Lorenzo Cesa e Noi Moderati per un bonus scuola, sempre rivolto alle scuole paritarie, di 1.500 euro per le famiglie con un Isee inferiore a 40mila euro. 

Al fine di consentire la promozione e lo svolgimento di iniziative per la celebrazione dell’ottantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione, della Repubblica e del voto delle donne e della Costituzione è istituito, presso la presidenza del Consiglio dei ministri, un fondo con una dotazione pari a 700mila euro a decorrere dall’anno 2025. E’ quanto prevede un emendamento del Pd approvato dalla commissione Bilancio della Camera. Inoltre, la norma prevede lo stanziamento di altri 300mila euro da destinare al ‘Fondo per la Casa Museo Matteotti nella provincia di Rovigo’, allo scopo di promuovere e valorizzare la conoscenza e lo studio della sua opera e del suo pensiero in ambito nazionale e internazionale. 

Al fine di garantire lo sviluppo del sistema della ricerca italiano e di valorizzare il personale precario, al Cnr è attribuito un contributo di 9 milioni di euro per l’anno 2025, di 12,5 milioni di euro per l’anno 2026 e di 10,5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2027, per l’assunzione di ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi che abbiano maturato i requisiti richiesti. Lo prevede un emendamento alla manovra di Avs, Pd e M5s approvato dalla commissione Bilancio della Camera. Le coperture, si legge nel testo, vengono reperite dal fondo parlamentare delle tre forze di opposizione che per il 2025 verseranno rispettivamente 4,5 milioni di euro, 3,5 milioni di euro e 1 milione di euro. 

Un fondo per persone con disabilità con 1,5 milioni in dote nel 2025 da destinare a contributi a sostegno di enti organismi e associazioni che promuovono i diritti delle persone con disabilità e la loro piena ed effettiva inclusione sociale. Lo prevede un emendamento alla manovra. Meno tasse sulle mance per chi lavora nei ristoranti e nei bar. La commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento riformulato, a prima firma Trancassini (FdI), che porta la detassazione dal 25 al 30% e che aumenta la soglia di reddito, da 50mila a 75mila euro, sotto la quale si applica la misura. 

Approvato dalla commissione Bilancio della Camera l’emendamento alla manovra di Azione a firma Bonetti-Sottanelli che istituisce un fondo per incentivi alla realizzazione di screening oncologici e cardiovascolari e per la dotazione di defibrillatori nei luoghi di lavoro. Nella riformulazione del governo sono previsti 500mila euro annui dal 2026. 

La commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera all’emendamento alla manovra riformulato, a firma Schifone (Fdi), che istituisce un fondo pari a 30 milioni di euro nel 2025 e altrettanti nel 2026 per sbloccare la retribuzione dei tirocini per gli specializzandi dell’area sanitaria (biologi, psicologi, chimici, fisici, odontoiatri, veterinari e farmacisti). 

Dieci milioni di euro nel 2025 per il fondo dedicato a un servizio di sostegno psicologico nelle scuole, che viene istituto in via sperimentale. E’ quanto prevede un emendamento riformulato del Pd che ha ottenuto il via libera in commissione Bilancio della Camera. La norma prevede inoltre una dotazione di 18,5 milioni di euro a decorrere dal 2026 ed è finanziata dal fondo parlamentare in dotazione ai dem. 

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