18- 25 gennaio 2022
Come in una sola barca la nostra umanità e la nostra ecclesialità stanno cercando di navigare attraverso i tempi che il Signore ci dona. Come Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso avevamo in bozza diversi appuntamenti che, nostro malgrado, per il riaggravarsi repentino della situazione socio-sanitaria in questo mese di gennaio siamo invitati, per contesto e per coscienza, da una parte a rimodulare e rinviare alcuni eventi e dall’altra a non cedere alla tentazione univoca di incontri online poiché l’agire conviviale richiede indissolubilmente l’incontro per esperienza integrale, dunque in presenza fisica, con giusta prudenza.
Come in una sola carovana, come i Magi, anche noi seguiamo la Stella che tende a fare dei lontani e dei vicini, dei prossimi e dei gentili una cosa sola. È lo Spirito della ricerca inquieta a guidare i testi (che in questi giorni si stanno diffondendo nelle nostre Comunità) per quest’anno ecumenico dal tema In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti per onorarlo (Matteo 2,2).
Il cammino ecumenico quest’anno è chiamato ad assumere, in modo mirabilmente esplicito nella Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani (18-25 gennaio), un’acquolina, un’importanza, un’urgenza legate al cammino sinodale che come Chiesa Universale stiamo compiendo. «“Il dialogo tra cristiani di diverse confessioni, uniti da un unico battesimo, occupa un posto speciale nel cammino sinodale” (Vademecum del Sinodo 5.3.7). Tanto la sinodalità quanto l’ecumenismo, infatti, sono processi del camminare insieme. In primo luogo, se “una Chiesa sinodale è una Chiesa dell’ascolto” (Papa Francesco, 17 ottobre 2015), tale ascolto dovrebbe riguardare la totalità di coloro che hanno il privilegio di portare il nome di cristiani, poiché tutti i battezzati partecipano in qualche modo al sensus fidei (cfr. Commissione Teologica Internazionale, Il sensus fidei nella vita della Chiesa 56). In secondo luogo, dato che l’ecumenismo può essere inteso come uno “scambio di doni”, uno dei doni che i cattolici possono ricevere dagli altri cristiani è proprio l’esperienza e la comprensione della sinodalità (cfr. Evangelii gaudium 246). In terzo luogo, l’organizzazione sinodale della Chiesa cattolica a tutti i livelli ha significative implicazioni ecumeniche in quanto la rende un partner di dialogo più credibile. Infine, lo stesso processo sinodale è un’opportunità per favorire ulteriormente le relazioni ecumeniche a tutti i livelli della Chiesa, poiché la partecipazione dei delegati ecumenici è diventata prassi consueta, non solo nel Sinodo dei Vescovi, ma anche nei sinodi diocesani.»
Siamo invitati perciò a sensibilizzarci vicendevolmente nell’arte sinodale e nel respiro ecumenico non tanto nelle idee e nei progetti quanto nello spirito e nella pratica. In questo contesto germogliano le proposte diocesane: Proposte che desiderano fare di Otto Giorni un solo Giorno di luminosa Sequela, incoraggiata da due prestigiosi interventi ecumenici (ai quali, per parteciparvi in presenza fisica, sarà obbligatorio esibire il green pass e i quali si potranno seguire anche in diretta sul canale YouTube della nostra Diocesi).
In apertura e in chiusura della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, due Celebrazioni Eucaristiche presiedute dal nostro Arcivescovo-Vescovo, Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Ricchiuti:
– martedì 18 gennaio 2022, alle ore 19:00, presso la Parrocchia Santi Pietro e Paolo in Gravina in Puglia;
– martedì 25 gennaio 2022, alle ore 9:00, presso la Concattedrale Sant’Eustachio in Acquaviva delle Fonti.
Nel clima di orazione e azione in favore della Comunione visibile dei Battezzati,
Due Interventi Ecumenici da parte orientale e da parte anglicana:
con l’Archimandrita Monsignor Sergiusz Gajek (Chiesa Greco-Cattolica, Bielorussia), venerdì 21 gennaio 2022, alle ore 20:00, presso il Centro Giovanile Benedetto XIII in Gravina in Puglia;
con l’Arcivescovo Sua Grazia Sean Larkin (United Anglican Church, Woking), sabato 22 gennaio 2022, alle ore 20:00, presso la Cattedrale Santa Maria Assunta in Altamura.
Attendendo, altresì, di poter sviluppare nel nostro territorio diocesano maggiori occasioni di dialogo con il mondo ebraico, con le presenze musulmane, con immigrati di altri culti, fedi e continenti, e di poter avviare un giorno iniziative di confronto con i cosiddetti «non credenti» e, intanto, confidando nella passione e nell’impegno per ciò che già ci viene proposto (affiggendo e non cestinando le locandine; usando e non accantonando i libretti; condividendo e non trascurando le immaginette; e ancor più pregando vivamente e partecipando effettivamente agli eventi ecclesiali in programma), Vi saluto cordialmente. Insieme, inquieti e speranzosi, dietro un’unica e sola Stella!