“Escano dal limbo”

12:12 | | No Comment

L’invito del consigliere Giannalisa Zaccheo ai tre consiglieri ‘indipendenti’: “Ne va della loro credibilità politica”

Ad una settimana dalla conferenza stampa organizzata dagli “indipendenti”, a squarciare la cortina di silenzio che sembra calata sulla politica locale, arriva una riflessione del consigliere di minoranza, Giannalisa Zaccheo, in cui viene argomentata una lettura critica delle posizioni espresse da Onofrio Resta.

A parere del capogruppo del “Gruppo Misto”, la proposta degli “indipendenti”, di fatto, salta a piè pari i meccanismi rappresentativi e sovverte i percorsi istituzionali: le prerogative del sindaco, della maggioranza e del Consiglio comunale sono rimpiazzate da una “cabina di regia” – presieduta, non si sa bene a quale titolo, dal senatore Michele Boccardi – da cui dovrebbero passare le decisioni del governo cittadino.

Un’improvvida strategia che, in primis, svilisce il ruolo del sindaco: «la più alta carica istituzionale della Città, eletta dal popolo» viene «umiliata ad incontrare tre consiglieri a casa di qualcuno per definire l’attività amministrativa del paese che lei governa». In secondo luogo, avalla “una inaccettabile ingerenza” del senatore Michele Boccardi che – pur non essendo stato né candidato né eletto nelle ultime competizioni comunali – è chiamato a dirimere le sorti della vita politico-amministrativa di Turi «per il sol fatto di aver “sponsorizzato” la lista “TuRinasce”».

***

«Dopo aver ascoltato il discorso del Presidente Mattarella in occasione del giuramento per la sua seconda nomina, non ho potuto fare a meno di riflettere sull’enorme divario che intercorre tra la vera Politica e quella di molti politicanti.

L’Alta Politica è quella che emerge dal discorso di Mattarella; la politica dei politicanti è propria, ahimè, della classe politica che ci governa a tutti i livelli e che la recente rielezione del Presidente Mattarella ha messo in luce, senza pudore.
La politica dei politicanti si esplica con il linguaggio politichese vuoto, che allontana la gente dalla vita pubblica. Giri di parole che non portano a nulla».

”Tutto e il contrario di tutto”

«Questo succede anche a Turi, e le dichiarazioni rilasciate da Onofrio Resta nel corso della conferenza stampa degli “indipendenti”, ne è un fulgido esempio. Mi dispiace essere dura con Onofrio, visto che lo stimo da sempre come persona, come professionista di altissimo livello e come politico, tuttavia il suo ultimo intervento mi ha colpita in senso negativo.
Dice tutto e il contrario di tutto.

Al netto degli attestati di stima indirizzati alla minoranza – che, per sua stessa ammissione “fa scuola…nel campo della competenza, della trasparenza e dei percorsi politici”. Bontà sua…! – Resta dichiara che gli “indipendenti” non faranno cadere il Sindaco, ma non parteciperanno più alle riunioni di maggioranza, perché per loro vale “la cabina di regia in cui il Sindaco, insieme a Boccardi ci deve informare sulle cose che abbiamo chiesto e su quello che si farà”.

In sostanza, rinnega l’autorevolezza del Sindaco e della Maggioranza, a cui (forse) appartiene, e dello stesso Consiglio e li rimpiazza con un fantomatico organo eteroistituzionale presieduto dal Senatore Michele Boccardi.

Onofrio ci spieghi a quale titolo Michele Boccardi dovrebbe essere a capo della “cabina di regia”, ma, soprattutto, ci faccia capire quali funzioni avrebbe questa “cabina di regia” per la vita amministrativa del Comune di Turi? Si badi bene, amministrativa, non politica (sic!).

Boccardi è stato eletto Senatore della Repubblica Italiana, faccia quello e lo faccia bene, nell’interesse di tutti gli Italiani e di tutti i Turesi.
Un Comune si amministra politicamente nell’ambito degli organi comunali elettivi, quali: Consiglio, Giunta, Commissioni Consiliari, Gruppi di Maggioranza, Gruppi di Minoranza. Nient’altro!

Mattarella, in un passaggio del suo discorso, ha richiamato i politici al rispetto delle Istituzioni. Riferendosi al Parlamento, il Presidente ricorda che è “luogo della partecipazione. Il luogo dove si costruisce il consenso attorno alle decisioni che si assumono. Il luogo dove la politica riconosce, valorizza e immette nelle istituzioni ciò che di vivo cresce nella società civile… Il pluralismo delle istituzioni, vissuto con spirito di collaborazione… rafforza la democrazia e la società”.

Ebbene, voglio evidenziare che a livello locale il Consiglio Comunale è l’organo speculare al Parlamento, e dunque quell’invito vale per i parlamentari, come vale per i consiglieri comunali».

Il ruolo attribuito a Boccardi: “Una inaccettabile ingerenza”

«Condivido pienamente le ragioni degli “indipendenti”, per come sono stati maltrattati nell’ambito della maggioranza da Tina Resta, nonostante siano stati determinanti per l’elezione del Sindaco; tuttavia, così facendo, sviliscono la più alta carica istituzionale della Città, eletta dal popolo, in qualcosa di inconsistente, umiliata ad incontrare tre consiglieri a casa di qualcuno per definire l’attività amministrativa del paese che lei governa.

Da consigliera comunale di minoranza, seppure spesso in contrasto con il Sindaco, trovo tutto ciò inaccettabile nel rispetto delle istituzioni locali.

Voglio ricordare che, se è vero che il Sindaco è eletto dal popolo, è anche vero che si regge sulla fiducia dei consiglieri; pertanto, se gli “indipendenti” non ritengono Tina Resta adeguata al ruolo, prendano una chiara posizione in Consiglio. Escano dal limbo e ci dicano da che parte stanno. Di qua o di là. Ne va della loro credibilità politica.

Se avessero voluto riconoscere un ruolo amministrativo e politico a Boccardi, avrebbero dovuto candidarlo. Diversamente, si tratta di una inaccettabile ingerenza.

Il fatto che il Senatore abbia promosso e appoggiato la lista “TuRinasce” non lo legittima ad assumere nessun altro compito. Diversamente, vorrebbe dire rimettere le sorti della vita politico-amministrativa del Comune in mano a soggetti non eletti, per il solo fatto di aver “sponsorizzato” la lista uscente. Ma scherziamo!?

Al posto del Sindaco, alla luce di queste dichiarazioni, avrei rassegnato le dimissioni. Incondizionatamente. Nel nome dell’Alta Politica e nell’interesse di tutti».

I dubbi sui “25 punti” vengano portati al vaglio del Consiglio

«Gli “indipendenti”, poi, ci vengano a riferire in Consiglio, esplicitamente quali sono “i 25 punti qualificanti l’attività di governo” su cui vogliono capire il metodo di lavoro e i risultati conseguiti. Questa è un’attività disciplinata dalla Legge, si chiama “definizione, adeguamento e verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche, da parte del sindaco e dei singoli assessori” e si svolge in seno al Consiglio Comunale, non in cabine di regia condotte da chissà chi…

Se ci sono ben 25 punti sull’attività amministrativa che li preoccupano, si assumano la responsabilità di portarli al vaglio del Consiglio Comunale. Hanno già riconosciuto pubblicamente tre “orrori” commessi dal loro esecutivo a danno dei cittadini. Prima che sia troppo tardi, vengano a denunciare gli altri. Nell’interesse di tutti».

SPECIALE ESTERI



SPECIALE SALUTE