Forza Italia, tesoriere fuori da liste.

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“Amareggiato, Berlusconi non mi ha chiamato”

”Sono rimasto sorpreso per primo io e anche amareggiato da questa esclusione, no, non me l’aspettavo proprio…”. Il senatore Alfredo Messina, ex manager Fininivest e fedelissimo di Silvio Berlusconi, si è ritrovato tra gli esclusi eccellenti dalla liste di Forza Italia per le elezioni politiche 2022 del 25 settembre. 

Da tesoriere del partito ha gestito in questi ultimi anni le finanze in dissesto del partito tirandoli fuori dal profondo rosso del passato, bacchettando più volte gli azzurri morosi, che non pagano gli arretrati e hanno provocato un buco di oltre 2 milioni di euro.  

”Negli ultimi 5-6 anni -racconta all’Adnkronos Messina a metà tra lo sfogo e la delusione- mi sono occupato della tesoreria del partito e penso di aver fatto bene il mio lavoro perchè non ho avuto nessun richiamo, nessuna contestazione. E poi, mentre firmavo le liste, visto il ruolo che ricopro, mi sono accorto che il mio nome non c’era… Sono 30 anni che lavoro con la Fininvest di Berlusconi, esattamente dal gennaio del ’90, e nessuno mi ha detto nulla, mi ha informato di questa esclusione. Che le devo dire? Pazienza, ormai le liste sono fatte… Ci tengo a sottolineare, però, che è stata una bella e interessante esperienza, perché ho avuto modo di conoscere tante persone competenti, che lavorano e danno tantissimo al partito”.  

”E è vero -dice al telefono Messina- che avevo fatto intendere che non volevo essere ricandidato, un po’ per l’età, un pò per scelta di vita, ma essere escluso dalla liste così significa esprimere un giudizio preciso sul mio operato”. Un “giudizio evidentemente negativo”, rimarca il l’amministratore nazionale di Fi che ha ‘firmato’ anche l’ultimo bilancio, quello chiuso al 31 dicembre 2022, che ancora una volta ha confermato Berlusconi principale creditore e di fatto unico proprietario della sua creatura politica fondata nel ’94. In Senato già da due legislature, prima col Pdl poi con Forza Italia, Messina siede da decenni ai vertici delle aziende della Fininvest, in particolare di Mediolanum SpA di cui è vicepresidente dal 1995. Ha sentito il leader azzurro? ”No, non lo ancora sentito, l’ho cercato, avrò modo di parlargli”, replica il tesoriere-manager che prima di chiudere la conversazione ribadisce: ”Non ho avuto nessuna contestazione, quindi, presumo di aver fatto il mio dovere sempre, pazienza, ormai è andata così”. (Adnkronos)

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