Tessera sanitaria senza chip

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Prenotazioni visite a rischio

Il rischio della tessera sanitaria senza chip, dovuta alla carenza dei semiconduttori per la produzione dei microcircuiti, potrebbe mettere in crisi il sistema di prenotazione delle visite mediche. “Per noi sicuramente è un disagio”, spiega all’Adnkronos Salute Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio. “Il problema per le tessere sanitarie ci sarà non appena scadranno e arriveranno le nuove – prosegue D’Amato – La cosa anomala è che scade quella con il chip e viene sostituita da una senza. Anziché andare avanti si va indietro”. La Regione Lazio come si sta preparando a questa eventualità? “Stiamo creando una task force con Laziocrea e le Asl per anticipare eventuali difficoltà nel tracciamento dati e fascicolo sanitario”, risponde D’Amato.  

Per evitare che si ‘inceppi’ il sistema di prenotazione delle visite mediche specialistiche, quando partirà il piano del Lazio? “Sul sistema di prenotazione non dovremmo avere problemi per tutti coloro che hanno Spid e la carta di identità elettronica – avverte l’assessore – Gli unici sono quelli che accedono inserendo la tessera sanitaria in un lettore ma dovrebbero essere molto pochi”.  

L’allarme per le conseguenze di una carenza dei semiconduttori alla base dei microchip che vengono inseriti nelle tessere sanitarie, era stato lanciato dalla Sogei. “Il ministero dell’Economia e delle finanze, di concerto con il ministero della Salute, il ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale e con l’Agenzia delle entrate e grazie al supporto di Sogei, vista la grave crisi internazionale che determina la possibile scarsità dei materiali necessari per la produzione del microchip presente sulla Ts-Cns (Tessera sanitaria e Carta nazionale dei servizi) – spiega la Sogei in una nota recente – al fine di evitare disservizi ai cittadini nell’accesso ai servizi on-line tramite Cns, con il Dm del 9 giugno 2022 ha previsto la diffusione della tessera sanitaria anche in versione semplificata (senza il microchip); un provvedimento necessario in quanto i preziosi materiali per la realizzazione dei circuiti integrati sono al momento, non solo nel nostro Paese e non solo per la realizzazione delle tessere, di difficile reperimento”.  

“Il decreto ha previsto inoltre che si possa prorogare la validità dell’utilizzo del microchip della Ts-Cns già attivata dal cittadino consentendo di poter utilizzare, fino al 31 dicembre 2023, la propria Ts-Cns precedentemente ricevuta, anche se riporta sul fronte una data di validità già scaduta”, precisa Sogei.  

“E’ importante specificare che la mancanza del chip sulla tessera Sanitaria non determina alcuna inibizione ai fini dell’utilizzo della stessa per usufruire dei servizi garantiti dal Servizio sanitario nazionale quali ad esempio la prenotazione di visite ed esami specialistici – sottolinea Sogei – la richiesta di erogazione di prestazioni o di farmaci, e l’assistenza sanitaria presso gli altri stati della comunità europea attraverso la Team riportata sul retro della tessera. Inoltre, si rammenta che l’accesso ai servizi online delle pubbliche amministrazioni può avvenire anche con Spid e carta d’identità elettronica”. (Adnkronos)

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