Università: 30 anni di Junior Enterprises

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Se i dati ufficiali raccontano di un’Italia fatta di Neet e di giovani in difficoltà, ci sono altre storie che invece mostrano come i giovani italiani siano affamati di sapere, vogliano crescere e creare i presupposti per una carriera professionale lunga e in continua evoluzione. Questa storia compie 30 anni a settembre e riguarda le Junior Enterprise, la Confederazione dal respiro internazionale che vede i giovani studenti delle singole università divenire un unico team, collaborare con le piccole e grandi aziende italiane e fare esperienza sul campo attraverso progetti di consulenza.

“Quest’anno festeggiamo i 30 anni delle Junior Enterprise, non solo un luogo in cui tutti gli studenti possono costruire le basi del proprio profilo professionale ma uno spazio di crescita e di confronto a tutto tondo che valorizza le capacità del singolo e le trasforma in competenze spendibili nel mondo del lavoro. Per questo abbiamo chiamato a raccolta i membri passati e presenti delle Junior Enterprise: per poter dare la loro testimonianza dell’impatto di questa confederazione”, spiega Erica Marcon Gumbaz, presidente di JE Italy.

La storia delle Junior Enterprise italiane parte dal 1992 quando è nata la Confederazione che fa capo a tutte le Junior Enterprise dei singoli atenei in Italia. Una storia che conta oltre 1300 ragazzi che, divisi in 35 università italiane, ogni giorno lavorano per supportare le imprese con le loro attività e apprendere, allo stesso tempo, le basi che li porteranno a creare una carriera che possa avere un impatto sulle future generazioni. Un lavoro che ha visto la fiducia di aziende come PwC Italia, sponsor del Trentennale, Banca Mediolanum, Casavo, Amplifon, Nexid, GoStudent, Startup Geeks e auxiell che hanno visto il potenziale della Confederazione e hanno creato partnership strategiche al fine di supportare gli studenti nella loro crescita professionale.

“Nell’ultimo anno la nostra organizzazione -ha commentato Luca Ruggi, hr director di PwC Italia- è cresciuta significativamente con l’inserimento di circa 3000 nuovi colleghi. Una tendenza che ci aspettiamo di confermare con l’inserimento prevalentemente di laureati stem e in discipline economiche e giuridiche. Le junior enterprise costituiscono un importante bacino di acquisizione di talenti per PwC Italia, per questo motivo abbiamo deciso di collaborare nuovamente con queste realtà, sponsorizzando il Trentennale di JE Italy”.

Infatti, tutti i membri delle Junior Enterprise sono studenti universitari che affiancano allo studio tradizionale il lavoro nelle loro sedi di appartenenza sviluppando progetti di consulenza che solo nell’ultimo anno hanno portato a un fatturato di più di 600mila euro. L’esperienza acquisita dai membri rovescia infatti le statistiche per la ricerca di un impiego: se uno studente tradizionale impiega mediamente 306 giorni per trovare il primo lavoro dalla laurea, i membri della Confederazione lo trovano in media in 27 giorni e il 99% di loro trova lavoro entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio, contro il 70,1% della media nazionale. In 30 anni di attività le Junior Enterprise sono riuscite a crearsi uno spazio all’interno delle università e a collaborare con grandi nomi dell’imprenditoria italiana ma il lavoro da fare è ancora tanto. L’obiettivo per il 2023 è aumentare il numero di Junior Entrepreneur e coinvolgere ancora più università con il fine di creare i presupposti per supportare ancora di più il tessuto imprenditoriale italiano.

“Vogliamo dare voce a una narrativa diversa da quella che leggiamo sulle statistiche ufficiali. Una narrativa che racconta di una possibilità per i giovani studenti italiani di creare le basi del proprio futuro professionale collaborando a dei progetti che hanno un impatto reale e tangibile. Questo Trentennale è infatti l’occasione per ispirare le presenti generazioni dalle parole delle Alumnae e degli Alumni che oggi, anche grazie a ciò che hanno imparato attraverso la loro esperienza nelle Junior Enterprise, hanno costruito una carriera solida e distintiva”, spiega Ligeia Remonato, responsabile eventi di JE Italy e project manager del Trentennale. (Adnkronos)

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