“Difendere la Pace”

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Il giorno 1° settembre, presso Sala Colafemmina, si è tenuta una serata di ringraziamento al 7° Reggimento Bersaglieri ad Altamura, ai militari e personalità civili e religiose che hanno onorato Acquaviva delle Fonti. Sono intervenuti Davide Carlucci, Sindaco di Acquaviva, Andrea Fraticelli, Comandante del 7° Reggimento Bersaglieri ad Altamura, Benedetto Spinelli, Generale di Corpo d’Armata, Gen. Giuseppe Tricarico, Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Col. Donato Marasco, Direttore del Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari, Antonio Piangolino, Assessore dei Beni Culturali del Comune di Acquaviva.

”Da tempo abbiamo voluto esprimere questa iniziativa, il comune di Acquaviva vuole ringraziare il 7° Reggimento Bersaglieri ad Altamura e l’Esercito per il contributo dato alla sicurezza e per le tante necessità dovuto ai momenti bui, – Davide Carlucci-, un ringraziamento va anche al nostro vescovo Mons. Giovanni Ricchiuti, attualmente si trova ad Odessa con la Carovana “Stop of the War Now”, una missione di pace, e il Dott. Vito Marino Caferra che per anni ha onorato la sua attività di diritto, il vero scopo della serata è rivolto a coloro che rendono la nostra vita più sicura, l’amministrazione comunale crede nella pace e ha organizzato questa manifestazione con la speranza di non avere conflitti, in effetti in uno stato democratico come l’Italia vi devono essere presenti due requisiti fondamentali: opinione pubblica per la pace, un solido formato esercito. Il Comune di Acquaviva intende esprimere gratitudine a coloro che hanno garantito la difesa della pace, per tale ragione propongo la cittadinanza onoraria al nostro Mons. Giovanni Ricchiuti, Vescovo della Diocesi Altamura-Gravina-Acquaviva, al 7° Reggimento Bersaglieri ad Altamura, di cui nel 2021 sono stati festeggiati 150 anni di fondazione, e al cui comando per diversi anni è stato presente un nostro concittadino Giovanni Ventura, poi sostituto dal Comandante Andrea Fraticelli, al Generale del Corpo d’Armata Benedetto Spinelli, al generale Vincenzo Liguori, al Generale Giuseppe Tricarico, al Tenente Colonnello Donato Marasco, al Giudice Vito Marino Caferra.”

“Ringrazio il Sindaco e Acquaviva delle Fonti per questa occasione, – Andrea Fraticelli-, e per i riconoscimenti appena conseguiti, per noi è un dovere partecipare ai momenti critici a favore della comunità locale, ma sicuramente nel periodo del Covid, è stato un onore e un piacere poter contribuire con la nostra professionalità aiutare coloro in difficoltà, ci siamo sentiti parte sia di Acquaviva che dei paesi limitrofi, ringrazio nuovamente per il riconoscimento e mi auguro che in futuro vi siano altre collaborazioni, è sempre bello partecipare in comunità e sentirsi uniti”.

“Posso ammettere di aver avuto la fortuna di possedere radici solide, – Benedetto Spinelli-, sono andato via da Acquaviva a 18 anni, avendo attinto caratteristiche di modestia e volontà di realizzarmi, sono partito con sani principi e con la convinzione che la carriera non è solo oggetto di raccomandazione, ma essere competenti e avere speranza, nei primi anni di accademia ero tentato di abbandonare, ma la grande voglia mi ha fatto continuare, sono diventato preside di scuola di guerra, dove si studia tutto ciò che serve per l’organizzazione di una guerra, in questa veste ho avuto contatti con gli Stati Uniti, Germania, Australia…. Mi ha reso orgoglioso, è stata un’esperienza gratificante, ma sono ancora più soddisfatto nell’aver contribuito in Friuli in diverse occasioni, ho assistito a due terremoti, nel primo casa mia è crollata e ho vissuto con la mia famiglia in una mini per un mese, nel secondo in Irpinia, abbiamo aiutato la popolazione, la nostra attività a favore della gente è sempre stata presente, le forze armate si sono sempre adoperate per dare una mano alle popolazioni, sono molto emozionato che il sindaco e l’amministrazione si siano ricordati di me”.

“Dedicare la vita al popolo, è un atto benevolo, – Giuseppe Tricarico – sin dalla II Guerra Mondiale ci sono stati stretti rapporti tra militari, in questo ambito si agisce, si opera con le stesse procedure operative, si stringono contatti professionali che contribuiscono ad una perfetta simbiosi legata a livello europeo, è un grande inizio che percorre binari giusti, è presente una lingua comune per tutti, ossia l’inglese, tutte le lingue sono rispettate, anzi, saper parlare fluentemente la lingua altrui è motivo d’orgoglio, questo è uno stimolo alla collaborazione europea, son vissuto lontano sia dall’Italia che da Acquaviva, ho tante belle tradizioni, ringrazio il Comune di Acquaviva e il sindaco per questo riconoscimento che farà parte dei miei ricordi più belli”.

“Gli ultimi dieci anni della mia carriera militare l’ho trascorsa presso il Sacrario dei Caduto d’Oltremare di Bari, – Donato Marasco -, che è il primo sacrario della II Guerra Mondiale in Italia, custodisce le spoglie di oltre 75000 caduti, presso il Sacrario è stata un’esperienza entusiasmante, anche io come i miei colleghi provengo dalle accademie, sono stato artigliere, ho fatto dei periodi di comando obbligatori, l’ultimo periodo mi sono segnalato come direttore del Sacrario, attualmente vengono a visitare molteplici scolaresche, abbiamo segnalato 30000 presenze, le visite vanno scemando e siamo alla seconda e terza generazione, valeva più una giornata al sacrario con 70-80 studenti che una piccola esercitazione. I giovani sono il nostro futuro, uno Stato senza memoria è destinato a morire, durante le guerre molti soldati si sentivano italiani, hanno lasciato la propria famiglia perché la patria li ha chiamati, sono stati istruiti e addestrati, un esempio fondamentale sono i ragazzi del ’99, a loro va massima riconoscenza, al Sacrario abbiamo investito sul futuro, sarò sempre a disposizione custode della memoria”.

“La missione “Stop of the War Now”, di 173 associazioni alle quali Pax Christi ha partecipato è stato elemento di stimolo, – Antonio Piangolino-, è una missione da quello che ci ha raccontato il vescovo tende a portare un abbraccio, lo stesso che porta alle forza armate, è un abbraccio profondo, in questo caso penso sia molto importante la società civile, ora il vescovo e i volontari sono ad Odessa, non ricevono telefonate, dopo si sposteranno a Mykolaïv, in Ucraina, quindi non si tratta di una sfida temeraria, è qualcosa da far sentire alle nazioni, è presente una popolazione che sta vicina, questo è il senso di portare questo gruppo di persone a contatto con questo teatro di morte e guerra, lo ringraziamo di aver accettato l’iniziativa.”

La giornata odierna mi ha permesso di ascoltare il pensiero degli altri gradi dell’Arma sulla guerra, sulla pace, sono rimasto molto colpito anche dalle parole che hanno espresso, un senso di gratitudine, una sorta di dovere per andare incontro alla Patria anche in situazioni critiche e pericolose, con molti sacrifici per arrivare sempre più in alto, sempre a testa alta e con la passione che li circonda.

Molto piacevole è stata ascoltare la fanfara dei bersaglieri che cantavano con orgoglio e devozione per la Patria, un ottimo spettacolo di cultura condito da un ottimo afflusso di gente.

ANTONIO SABINI

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