Presepe Vivente nel borgo antico

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Un successo anche la tredicesima edizione

Nelle serate di venerdì 28 dicembre e di sabato 29 dicembre, oltre 4000 visitatori, provenienti da diverse parti della regione e varie zone d’Italia, hanno sfidato il freddo per assistere alla XIII edizione del Presepe Vivente nel borgo antico.

Le maggiori criticità sono state legate proprio alla notevole affluenza. Si sa, in occasioni di questa grandezza e portata, è sempre complesso convincere il pubblico ed essere paziente mentre aspetta di entrare. Tutti però alla fine sono stati unanimi nel riscontro: “Abbiamo atteso tante ore, ma ne è valsa davvero la pena”. D’altro canto, lo staff non ha fatto mancare alla gente accorsa all’appuntamento più suggestivo del Natale casamassimese il confort di bere un tè caldo, utile a ridurre la sensazione di stanchezza, e combattere le temperature gelide. Inoltre, lo sfondo con il logo del Presepe Vivente, dove scattare una bella foto ricordo, ha permesso alle persone di ingannare il tempo durante l’attesa.

L’evento, promosso dall’Oratorio “Pier Giorgio Frassati” e dalla Parrocchia Santa Croce, e che gode del patrocinio della Regione Puglia, della Città Metropolitana di Bari e del Comune di Casamassima, per il tredicesimo anno consecutivo, ha vistole viuzze del centro storico tornare indietro di duemila anni, e diventare teatro della nascita di Gesu’. Più di 160 i figuranti hanno interpretato gli antichi mestieri, rievocando le atmosfere tipiche della Betlemme raccontata nelle Sacre Scritture.

Le scene recitate dal vivo sono state sei: il dialogo tra le due sorelle Marta e Maria citato nel Vangelo. Infatti, il tema di questa edizione ruotava attorno alla figura di Marta, che assieme a sua sorella Maria, fu una cara amica di Gesù, e seppe scegliere nella sua vita la parte migliore, quella che nessuna cosa al mondo seppe toglierle, cioè la testimonianza di salvezza del Cristo, e la volontà di essere cristiana nel servizio e nell’ascolto; ancora Zaccaria al tempio; l’Annunciazione e la Visitazione; il quartiere romano con Governatore e corte di Erode; l’annuncio ai pastori; la Natività.

Al concorso fotografico, ideato al fine di immortalare i momenti salienti della rappresentazione, e che viene espletato ormai dal 2012, hanno preso parte 22 partecipanti tra fotografi e fotoamatori, pronti a cogliere lo scatto più bello ed emozionante. Come di consueto, sono state individuate due categorie, ovvero la prima sulla natività, la seconda circa «la parte migliore» del Presepe, quest’ultima da catturare all’interno del percorso. Colei che incarna pienamente questa immagine di vita, anche se nel mistero della redenzione in tanti hanno vissuto quella parte migliore, dediti all’ascolto e al servizio, è senza dubbio la Vergine Maria.

A tal proposito, la foto vincitrice della categoria tematica è di Francesco Cristantielli. Lo scatto offre pienamente visione della potenza evocativa del momento rappresentato. Racchiude la cosiddetta parte migliore in sintonia con la devozione e la preghiera adorante. Il fotografo racconta che questa è una delle tante scene che lo ha colpito, complice l’ottima scenografia con la quale è stata messa in atto.

Invece, Silvestro Cristantiello si è aggiudicato il primo posto per la categoria Natività. Il suo scatto ritrae un quadro autentico di completa armonia, ed un intimo fermo immagine in grado di alimentare profonda e piena contemplazione del sacro. Nella propria descrizione, il fotografo sottolinea l’amore che trasmetteva la coppia, formata da Lisa e Nicola, nei panni di Giuseppe e Maria.

E’ arrivata puntuale la lotteria di Natale, quale forma di autofinanziamento per le innumerevoli spese che il Presepe Vivente comporta. Riportiamo di seguito i numeri dei biglietti vincenti. 1° premio: n. 1120;2° premio: n. 1446; 3° premio: n. 178; 4° premio: n. 2302; 5° premio: n. 1479. I premi si possono ritirare negli uffici parrocchiali.

“Vorremmo ringraziare con il nostro affetto più sincero – affermano gli organizzatori – tutti i nostri uomini che si sono adoperati nel montaggio e nell’allestimento in questi mesi. Quanti hanno collaborato nell’ideazione delle scenografie, delle musiche originali, dei testi scenici, dell’impianto elettrico che ci ha permesso di godere di effetti luminosi coinvolgenti. Chi si è cimentato nella sartoria, creando vestiti ad hoc e su misura. Tutti i figuranti che hanno partecipato numerosi e con entusiasmo. Non per ultimo, il nostro don Carlo che ci incoraggia sempre accompagnandoci con la forza della preghiera e la sua presenza. È un’avventura che ogni anno lascia il segno, e ci fa comprendere che il valore aggiunto del nostro Presepe Vivente consiste nell’aver fede non solo in Dio, in Gesù e nella sua venuta al mondo, nello Spirito Santo, ma anche nell’avere fiducia in ogni persona della nostra comunità che ci aiuta, ci sostiene e ci dà forza”.

Francesca Valentino

SPECIALE ESTERI



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