Elezioni 2022

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Berlusconi: “Tasse male da ridurre il più possibile”

“Siamo ancora qui per parlare di tasse. Se lo Stato ti chiede un quarto di ciò che con tanti sacrifici hai guadagnato, senti che questo è giusto. Se ti chiede il 50%, senti che è un furto. Se ti chiede addirittura il 60%, senti che è una rapina. E questo succede a tanti lavoratori autonomi, ai professionisti, alle piccole imprese. Se sei d’accordo, se anche tu pensi che le tasse non siano belle come dice la sinistra, ma siano un male necessario per far funzionare lo Stato, ma un male da ridurre il più possibile, allora il 25 settembre devi andare a votare e devi votare assolutamente per noi, per Forza Italia”. Lo afferma il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nella sua pillola elettorale.  

Salvini: “Io premier? Sarebbe onore, ma non mi impongo”

“Sono a disposizione del popolo italiano, quattro anni fa ebbi l’onore di fare il Ministro degli Interni e come promesso bloccai gli sbarchi dei clandestini, feci leggi severe contro mafiosi, spacciatori, stupratori e trafficanti di esseri umani”. Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, ospite a Uno Mattina. “Se la gente si fida di quello che abbiamo fatto, per me fare il Presidente del Consiglio sarebbe un orgoglio – dice -, un’emozione, un onore e la squadra della Lega e del centrodestra è pronta a prendere per mano il Paese. Tuttavia, prima del voto, non mi permetto di impormi o propormi come nulla”. 

“Sono pagato dagli italiani per difendere il loro lavoro, i risparmi e la salute. Come Lega abbiamo approvato tutti gli interventi contro la Russia, contro Putin, a favore dell’Ucraina, aiuti militari, economici: abbiamo approvato tutte le sanzioni, perché ci avevano detto che avrebbero fermato la guerra. A sei mesi dall’inizio della guerra e dalle sanzioni imposte dall’Europa, più che mettere in ginocchio Putin e fermare il conflitto, i fatti dicono che la guerra va avanti, le casse della Russia si stanno riempendo e chi sta soffrendo siamo noi”, ha poi detto il leader della Lega aggiungendo: “Le sanzioni, invece che fermare la guerra e l’avanzata russa, assolutamente folle, non possono andare a ricasco dei pensionati, degli operai. Andiamo avanti – continua – sperando che queste sanzioni prima o poi servano, ma l’Europa protegga gli italiani e il governo intervenga subito perché le bollette non aspettano”. 

“Bisognerà coinvolgere tutti tra qualche mese, ma a me piacerebbe che oggi la politica si riunisse per bloccare gli aumenti delle bollette. La politica che chiacchiera su quello che succederà tra due anni è irresponsabile, perché rischiamo di perdere un milione di posti di lavoro nelle prossime settimane per questi aumenti energetici”, le parole del leghista. 

Renzi: “Letta cerca la rissa”

“Letta si vergogna di aver fatto l’accordo con Di Maio e Fratoianni, quindi cerca di buttarla in rissa”. Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, ospite di Rtl 102.5 spiegando perché, a suo avviso, il segretario del Pd sostiene che votare il Terzo Polo è un modo per favorire la vittoria del centrodestra. “La Meloni ringrazia Enrico Letta che da un mese, senza accorgersene, sta facendo la campagna elettorale per Fdi. La Meloni lo prende in giro e gli dice grazie, per tutte le cose che Letta ha detto sulle tasse, sul Rdc…”, ha continuato Renzi 

Rispondendo al segretario del Pd che ieri, sempre sulla stessa emittente, aveva sostenuto che Renzi progettò e fece approvare l’attuale legge elettorale per accaparrarsi il 70% dei seggi in Parlamento, Renzi ha sottolineato: “Enrico non si ricorda, forse perché stava a Parigi: io ho perso il referendum costituzionale e la legge sul sindaco d’Italia che avevamo chiamato Italicum, collegata alla riforma della Costituzione e sulla quale io avevo messo la fiducia, non vennero approvati”. 

“La legge elettorale che è arrivata dopo, sulla quale c’era l’accordo tra Pd, Fi e Lega, venne fatta approvare dal governo Gentiloni, con Anna Finocchiaro ministro delle Riforme. Il rancore personale che Letta continua a avere nei miei confronti, lo porta a dare regione alla Meloni, solo per dare torto a me”, ha concluso Renzi.  

Calenda: “E’ economia di guerra, serve scostamento bilancio”

“Sono venti giorni che chiedo di fermare la campagna elettorale e proporre a Draghi uno scostamento di bilancio, in cambio però della riduzione delle promesse impossibili perché altrimenti i mercati si spaventano. Questa è una situazione di economia di guerra e noi dobbiamo intervenire appiattendo le bollette anche perché Salvini e Putin, separatamente, stanno dicendo la stessa cosa: ‘o ci levate le sanzioni o vi mandiamo a gambe all’aria'”. Lo ha detto a Radio anch’io il leader di Azione, Carlo Calenda. 

“E’ diventata una situazione di natura geopolitica, se vogliamo mantenere un sostegno per la questione ucraina dobbiamo mandare gli aumenti delle bollette a zero – ribadisce -, fare come i francesi, solo che loro hanno un governo in carica, noi dimissionario grazie a Salvini, Conte e Berlusconi. Per questo dico che le forze politiche devono incontrarsi e dare a Draghi il pieno appoggio sullo scostamento di bilancio. Se non lo facciamo, perderemo il posizionamento geopolitico dell’Italia a favore dell’Ucraina”. 

Letta: “Pd ribalterà pronostici e sondaggi”

“Sarà grazie a voi che noi rovesceremo i pronostici, rovesceremo i sondaggi e saremo in grado di dimostrare a tutti i cittadini che questo Paese non torna indietro”. Enrico Letta, segretario del Pd, si esprime così nell’appuntamento a Cagliari in vista delle elezioni 2022 del 25 settembre. 

I sondaggi delineano un quadro caratterizzato dal primato di Fratelli d’Italia. “Giorgia Meloni in questa campagna elettorale parla un linguaggio molto moderato – dice Letta -. Ma due mesi fa, forse pensando che nessuno di noi capisse lo spagnolo, fece quel discorso in Spagna che vi invito ad andare a rivedere”. 

“Il vero progetto di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni è in quel discorso in Spagna, non in quello che sta dicendo oggi in una campagna elettorale nella quale modera i toni – spiega Letta -. Lì c’è scritto tutto, un discorso fatto di fronte alla platea di Vox, il partito postfranchista in Spagna. Il partito che ha deciso sui grandi temi del futuro dell’Europa di prendere le posizioni più oltranziste, più negative. L’idea di Europa che abbiamo noi è esattamente l’opposto: un’Europa della solidarietà, che ci ha dato i fondi del Pnrr”. 

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