(Adnkronos) – Scontro nell’Aula del Senato tra il segretario della Lega, Matteo Salvini, e Pd e M5S, durante l’intervento in Aula sulla relazione sull’aggiornamento degli obiettivi di finanza pubblica. “Meglio tredici miliardi di zero”, ha affermato il leader del Carroccio, ricordando che “la Lega chiede da mesi trenta miliardi”.
“Vedo un’Aula del Senato un po’ vacanziera, un po’ ridanciana e un po’ assente”, ha poi affermato Salvini, tra le proteste di Dem e pentastellati, causando così l’intervento del vicepresidente, Ignazio La Russa, che in quel momento presiedeva l’Aula. “Senatore, la prego di attenersi al tema, mi pare che l’Aula stia svolgendo appieno il suo compito, vorrei che ciascuno rientrasse nel proprio ruolo”.
“Io non so se voi vivete il Paese reale che sta rischiando di chiudere”, ha nuovamente attaccato Salvini, con un altro successivo monito di La Russa: “Senatore si rivolga alla Presidenza non ai colleghi, come prevede il regolamento, la prego di non stimolare commenti, diciamo così, eufemisticamente”.
“Volevo semplicemente portare la voce -ha ripreso il leader della Lega degli agricoltori, dei baristi, degli imprenditori, dei falegnami, dei pensionati…non lamentatevi se poi non vi votano la settimana prossima e non lamentatevi se votano il centrodestra”.
“Amici del Pd e dei Cinquestelle, il problema non è Salvini, il problema sono un milione di lavoratrici e di lavoratori che se voi perdete altre settimane non avranno più lo stipendio da portare a casa a fine mese. Questo è il problema di questo momento e mi sembra che una parte della politica viva su Marte, perchè magari la bolletta a qualcuno la va a pagare la domestica”.
“Siamo contenti, lo dico al Governo, meglio tredici miliardi di zero, però se pensiamo -ha concluso Salvini- che questi tredici miliardi mettano in sicurezza il sistema industriale italiano abbiamo sbagliato a capire. A me interessa, come Lega, portare in quest’Aula la voce delle lavoratrici e dei lavoratori e vi dico -ha sottolineato il leader del Carroccio rivolgendosi a chi lo contestava- ver-go-gna-te-vi”.