Va diretto al punto Michele Moltrasio, ad e presidente del Gruppo Gabel, industria leader nel settore tessile dal 1957 che lancia un appello al governo per sottolineare la necessità di ricercare soluzioni concrete al fine di supportare le aziende italiane piegate dal rincaro dell’energia, delle materie prime e dei trasporti merci. “Sono giorni critici per le imprese italiane – spiega Moltrasio – sul fronte energia, la produzione che viene realizzata per il 94% in Italia è a rischio a causa dello spropositato aumento dei costi delle materie prime e della logistica, portando in questo modo a un inevitabile aumento del costo finale del prodotto”.
“Si crea un grande divario con le concorrenti multinazionali – prosegue – e coprire tutte le fasi della filiera diventa complicato a causa dei costi anomali. Inizialmente abbiamo fatto i conti con speculazioni sulle materie prime. Nell’autunno del 2021, infatti, il prezzo del cotone è raddoppiato: un aumento che colpisce soprattutto i produttori verticali e contraddice i principi dell’economia, visto che sul mercato ne erano presenti grandi quantitativi e si registrava una bassa domanda. Comunque, l’azienda è stata pronta ad affrontare gli imprevisti, possedendo scorte a sufficienza”.
“Tuttavia, contro i rincari vertiginosi dell’energia – avverte – non possiamo niente. Nella bolletta di luglio il gas è aumentato oltre 5 volte rispetto allo stesso mese del 2021, di questo passo l’Ebitda di 2,5 milioni registrato l’anno scorso verrà cancellato. Siamo un’azienda a gestione familiare, in cui non si distribuiscono dividendi da anni e si cerca di utilizzare gli ammortizzatori sociali il meno possibile. Come succede a tante medio e piccole imprese italiane, continuiamo a produrre perché dobbiamo onorare gli ordini in portafoglio, mantenere operative le unità produttive e salvaguardare i nostri 350 dipendenti, ma viviamo in un limbo, senza tutele. Se l’obiettivo politico è quello di deindustrializzare l’Europa – conclude Moltrasio – credo che lo stiano realizzando; confido ancora in interventi rapidi e significativi che ci consentano di concorrere al pari di altri paesi”.
Di risparmio parla, invece, il marchio siciliano Zerica, da 90 anni impegnato nella realizzazione si sistemi intelligenti per la gestione dell’acqua in casa e negli ambienti di lavoro: “Dal 1931 – racconta Antonio Zerilli, Managing director di Zerica – facciamo della gestione intelligente dell’acqua il nucleo della nostra attività; per questo il tema del risparmio energetico ci trova particolarmente sensibili. Le contromisure immediate da parte dell’esecutivo sono fondamentali, ma anche ciascuno di noi può contribuire alla causa dotandosi di strumenti più moderni e competitivi”.
“Tutti noi – ammette – conosciamo i benefici del consumo d’acqua, ma quanto sappiamo sull’importanza di preservare questa preziosa fonte d’energia? Il nostro team lavora ogni giorno per lo sviluppo e la diffusione di prodotti a basso impatto ambientale che promuovono un uso consapevole delle risorse, anche attraverso il sostegno alle iniziative a tutela dell’ambiente e la diffusione di contenuti a carattere informativo come il progetto Acqua Amica #drinkecologically utili per un consumo sostenibile. Inoltre, con l’iniziativa social #bethechange Zerica si fa promotrice di un movimento che pone l’attenzione sul consumo dell’acqua e sull’uso indiscriminato della plastica per interrompere il circolo vizioso che ad oggi fomenta la dispersione di qiesta fonte d’energia”.
Gli fa eco Matteo De Lise, director of Unox Casa Business Unit, eccellenza mondiale nel settore dei forni made in Italy: “In questo periodo storico, il tema del risparmio e della sostenibilità sono strettamente legati sia dal punto di vista produttivo che del prodotto finito. Abbiamo infatti avviato il progetto e-miXion con cui puntiamo ad azzerare la nostra impronta di carbonio entro il 2030. Puntando su efficienza e ottimizzazione delle risorse. Impianti fotovoltaici, mobilità sostenibile, smart building, in azienda, mentre promuoviamo una riduzione dei consumi energetici dei nostri clienti migliorando continuamente le prestazioni dei prodotti. Unox è, infatti, il brand di forni professionali con il maggior numero di prodotti certificati Energy Star al mondo e con Unox Casa stiamo portando questa efficienza dal settore professionale a quello domestico per una casa che davvero possa essere un luogo dove risparmiare senza troppi sacrifici”.
Efficienza in azienda anche per la Benefit Company del settore ceramico Terratinta Group che ha lanciato la ‘strategia del Buon Senso’. “Si tratta di una serie di accorgimenti – spiega Luca Migliorini, Ceo di Terratinta Group – promossi tra i dipendenti per portare in azienda la stessa coscienza del consumo che si ha tra le mura domestica. Relamping con led con sensore di movimento, un unico interruttore per spegnere tutte le luci dell’azienda in modo da non dimenticarne accese, tutte cose ‘normali’ ma che fanno la differenza e permettono di guardare al futuro con ottimismo”.
Anche le aziende internazionali che operano in Italia, come Hitachi Cooling & Heating, il brand giapponese di sistemi di climatizzazione, auspicano un intervento immediato e si attivano ormai da tempo per contribuire al risparmio energetico. In tal senso, il brand giapponese ha portato in Italia una tecnologia chiamata Smart Geo Fence. “Grazie a questa funzione, unica nel settore, ci si può dimenticare di impostare accensione e spegnimento dei sistemi di climatizzazione Hitachi Cooling & Heating perché questi riconoscono l’avvicinamento e l’allontanamento da casa, permettendo di godere pienamente dei benefici del raffrescamento o riscaldamento attraverso la pompa di calore, senza sprechi energetici”, dichiara Paolo Caimi, Marketing manager Italia. È così possibile avere il massimo confort e consumi ridotti, un obiettivo che risulta prioritario per gli italiani in questo momento a causa della situazione internazionale e del conseguente aumento dei costi dell’energia.