Il giorno 23 settembre, presso la Stazione FS di Acquaviva, è stata inaugurata una lapide con targa alla Memoria di Giuseppe Campanella, macchinista delle Ferrovie dello Stato, morto in un tragico incidente all’età di 49 anni a Cisternino il 24/09/2012. Mentre era alla guida dell’Eurostar Freccia Argento Roma-Lecce 9351, un conducente di un tir che attraversava i binari, non curante del semaforo rosso, rimase incastrato tra le barriere. Prima dell’impatto, Giuseppe Campanella, poteva mettersi in salvo, correndo verso la prima carrozza, ma rimase al suo posto, azionando la rapida e la tromba, salvando 200 persone con solo 20 feriti. Lo Stato dichiarò la sua morte da eroe il 2 giugno 2018, conferendogli una Medaglia d’Oro al Valor Civile. Presenti oggi, in suo ricordo sono stati il Sindaco Davide Carlucci, Agnese Catucci e Katia Campanella, vedova e figlia di Giuseppe Campanella, il Dott. Antonio Tresca, direttore dell’impianto manutenzione di Trenitalia nel capoluogo salentino, l’Ingegner Michele Carella e tanti amici comuni e ferrovieri che hanno partecipato per testimonianze della sua figura
“Questo è stato un gesto doveroso, – Davide Carlucci -,sono stato a Brindisi, dove Giuseppe Campanella è stato insignito dalla Medaglia d’Oro al Valore Civile, riconoscimento ottenuto da chi ha compiuto gesti eroici, ringrazio la Sig.ra Catucci e la figlia Katia, perché hanno sempre manutenuto vivo il suo ricordo, oltre alla targa, è stata protocollata una richiesta per l’intitolazione di una via, ringrazio molto Pierluigi Castellaneta e Saverio Iacobellis, perché essendo giornalisti acquavivesi, ci hanno tenuto molto a realizzare questa iniziativa e mi hanno aiutato nella scrittura del testo, lo hanno in buona parte redatto loro, hanno sentito molto questo gesto ed è una cosa importante che i giovani accolgano in maniera adeguata la forza di questi episodi. Il tema della sicurezza sul lavoro è importante, non dovrebbe mai accadere che una persona muoia mentre pratica il proprio mestiere, quindi, pensavamo di dare il nostro contributo con le Ferrovie dello Stato affinché si rafforzi il tema della sicurezza, voglio precisare ad una grande trasformazione che riguarderà questa piazza, abbiamo un finanziamento di 7 milioni di euro, che ci consentirà di riqualificare tutta quest’area, tutta la stazione, rendendo un luogo accessibile, ma anche più vivibile, che sia il più possibile adeguatamente presidiato, accessibile ai disabili. Riguardo i passaggi a livello, è una vicenda che chiama l’ex vice sindaco compianto Austacio Busto, con lui abbiamo lavorato per cercare di avviare ad Acquaviva la soppressione di due passaggi a livelli, quello di Via Bonaventura Veracroce e quello di Via Roma, con l’ausilio di due ingegneri di Acquaviva che si sono prestati gratuitamente a presentare tale progetto con vari incontri e iniziative. Grazie a tutti per la partecipazione, alla Polizia di Stato, ai colleghi di Giuseppe Campanella”.
“Giuseppe è stato un bravo padre, un gran lavoratore, – Agnese Catucci -, in quel momento poteva comportarsi in maniera differente, ha preferito seguire la prassi del lavoro portandolo a morire sul colpo, si ritrovò tra le lamiere della porta di accesso della cabina di guida, bastavano una manciata di secondi e poteva salvarsi, ma purtroppo anche per abbassare il pantografo, pur di evitare un incendio, ha preferito perdere la vita, salvandola agli altri. Questo incidente ha indotto all’eliminazione di quel passaggio a livello a Cisternino, perché era effettivamente pericoloso come tantissimi altri, ringrazio tutti quanti dal Sindaco, gli amici e i vari rappresentanti, molti per esigenze lavorative non potevano venire, ma sono stati molto vicini alla famiglia, questo aspetto fa intendere che Giuseppe era voluto bene da tutti”.
“In rappresentanza di Trenitalia, porto i saluti dai vari amministratori delegati, – Antonio Tresca -, sono molto contento di essere qui presente, perché sono pugliese e molto legato alla comunità, mi ricordo perfettamente di quel giorno, ho guidato le operazioni di recupero del treno, rimasi colpito da ciò che trovammo dopo l’incidente, è un ricordo indelebile anche per me, ascoltando le testimonianze e l’amore di questa comunità nei suoi confronti, mi rendo conto della persona che è stata ed anche la vicinanza dell’azienda, sotto tutti i punti di vista, perciò ribadisco in questa occasione con estremo piacere, la mia disponibilità con i vertici di Ferrovie dello Stato per qualsiasi cosa. Riguardo la sicurezza del lavoro non si fa mai abbastanza, la differenza la fanno i comportamenti, esempi del Sig. Campanella sono fulgidi che testimoniano che grande azienda è quella dei ferrovieri a cui io e tutto il resto della dirigenza siamo molto orgogliosi di farne parte e di ringraziare tutte le persone che lavorano sul treno tutti i giorni in maniera nobile, il ricordo di Giuseppe vivrà sempre nei nostri cuori”.
“Prima di tutto, vorrei ringraziare l’Amministrazione Comunale, molto perseverante in questi anni nel voler omaggiare mio padre sia con una targa sia in prospettiva con l’intitolazione di una strada, – Katia Campanella -, i ragazzi che hanno contribuito con la stesura di articoli, voglio ringraziare in maniera particolare Saverio Iacobellis che è stato molto vicino e ha sentito molto questa causa a cuore, la dirigenza, il Dott. Tresca, l’Ingegner Carella, la Dott.ssa Passeri, anche gli amici e parenti, i colleghi di mio padre, questo sta indicare che la sua figura mostrava tanto affetto anche nel mondo del suo lavoro, sono molto contenta di questa manifestazione, abbiamo assistito a tante altre a Brindisi, a Cisternino, nella Stazione di Bari Centrale nell’aula di distribuzione frequentata da capi treno, macchinisti, ma mancava un simbolo nel suo paese natìo, poi sottolineo che in un paese di circa 20000 abitanti, abbiamo avuto 2 Medaglie d’Oro al Valor Civile e questo sta da indicare che gli acquavivesi sono una popolazione di eroi”.
“Non conoscevo personalmente il Sig. Campanella, però lui ha rappresentato una categoria come il ferroviere, una massima espressione di attaccamento al lavoro e dedizione, – Michele Carella -, mi ricordo di quel giorno, perché ero in una riunione direzionale, la sua morte rimase impressa, posso dire che sin da tempo l’amministrazione comunale ha fatto molti sforzi in questi 10 anni, eliminazione di passaggi a livelli, sistemi di controllo, bisogna prestare tantissima attenzione, anche se siamo indifesi dagli attacchi esterni, un camion che entra in un passaggio a livello è una cosa incontrollabile, confermo l’impegno della Ferrovia, nei sistemi di prevenzione per evitare queste tragedie”.
“Sono Vito Trentadue, ero il suo istruttore, non è facile dimenticare quel giorno per me, quella mattina passò dall’ufficio, chiacchierammo per lavoro, sapevo benissimo le sue qualità morali, l’ho conosciuto come macchinista, la sua vita professionale l’abbiamo vissuta insieme a Taranto e Bari, quando sono diventato istruttore per Freccia Argento, uno dei macchinisti a cui avevo chiesto di far parte di questo gruppo era stato proprio lui, perché conoscevo la sua grande dedizione al lavoro. Tutto ciò che è stato scritto sulla lapide raffigura perfettamente la sua persona, mi ricordo anche che mi ha fatto un modellino di un locomotore, era molto appassionato di restauri, è ancora presente sulla mia scrivania come ricordo”.
Vi sono state altre testimonianze di altri suoi colleghi che lo hanno elogiato come persona altruista, molto appassionato del suo lavoro e sempre disponibile per tutti, la sua morte ha destato nei loro confronti un momento di forte blocco emotivo, anche per chi specialmente aveva visto Giuseppe la mattina stessa, ci sono stati attimi di commozione per una figura che per salvare la vita a 200 persone, ha preferito morire che scatenare una crocevia di morti.
ONORE A GIUSEPPE CAMPANELLA
ANTONIO SABINI
A Giuseppe Campanella, medaglia d’oro della Repubblica.
Pubblichiamo di seguito la ricca Fotogallery realizzata da Saverio F. Iacobellis: