Ecco cosa si può e non si può fare
Da Lunedì 15 Marzo la Puglia diventerà “zona rossa” a causa dell’elevato numero di contagi da Covid-19. Ecco una sintesi su cosa si potrà e non si potrà fare, sulla base del nuovo DPCM del Governo Draghi.
Spostamenti solo per comprovate esigenze
Fino al 27 marzo 2021, in area rossa sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti:
– per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma);
– il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Dal 24 febbraio al 27 marzo 2021, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.
– Rimane valido sempre il divieto di spostamento tra regioni anche di diverso colore, tranne per comprovate esigenze.
Come in tutte le regioni, è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, tranne che per le seconde case fuori dalla Regione o Provincia autonoma e sono sempre valide le limitazioni agli spostamenti dalle ore 22 alle 5.
– In caso di controlli, deve sempre essere mostrata o compilata al momento l’autocertificazione.
Si può andare in auto, per necessità, con persone non conviventi indossando tutti la mascherina: il guidatore e due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori
Quali negozi sono chiusi e quali aperti
Vengono chiusi tutti i negozi al dettaglio, tranne i rivenditori di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le edicole.
Sono aperti anche lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, negozi di abbigliamento per bambini e di giocattoli, profumerie, pompe funebri, distributori automatici.
Per quanto riguarda i centri commerciali, le uniche attività aperte al loro interno sono gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai, mentre tutti gli altri negozi verranno chiusi.
I mercati rionali possono vendere solo generi alimentari.
Prevista anche la sospensione dei servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere.
La vendita con asporto
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:
– dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
– dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).
La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
Scuola
Chiuse le scuole di ogni ordine e grado, anche quelle private. Le lezioni proseguiranno con la Didattica a Distanza, da casa. Potranno frequentare le aule solo gli studenti con disabilità o con bisogni educativi speciali.
Sport e tempo libero
Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP.
Allo stesso modo, sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto. Sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale.
Lockdown a Pasqua
Il 3, 4 e 5 aprile, a Pasqua dunque, anche nelle zone rosse ci si può spostare all’interno dei confini regionali tra le 5 di mattina e le 22 per far visita ad amici e parenti, una sola volta al giorno, massimo in due più eventuali minori di 14 anni al seguito o persone non autosufficienti.