Gemma Benedetta Elefante suona in Piazza Hermitage a San Pietroburgo
Una vita raccontata sulle note di spartiti musicali; studio, impegno e lavoro costante hanno seguito una fortissima passione. Successi e onori hanno impreziosito il suo percorso ed oggi, Gemma Benedetta Elefante porta a casa un album di ricordi che ha ancora tante pagine da riempire, con una valigia sempre pronta in una mano e i suoi strumenti a corda nell’altra.
Classe 1965, violinista e violista, oggi Gemma suona stabilmente nell’Orchestra del Petruzzelli di Bari sin dal gennaio 2010, ed è con loro che lo scorso 3 giugno ha suonato in Russia, nella bellissima San Pietroburgo, per il mega Concerto tenutosi in Piazza Hermitage, in occasione dello SPIEF 2021, evento dell’Economia e Imprenditoria Mondiale che ha visto, per quest’anno, la Puglia essere Ospite d’Onore. L’Orchestra è stata accompagnata dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, insieme ad altre Autorità di spicco, ed ha ottenuto un enorme successo di pubblico (più di 40.000 persone) e di critica. La Direzione era affidata a una delle bacchette più illustri del panorama musicale internazionale, Renato Palumbo, e l’esecuzione del meraviglioso Programma alla professionalità e musicalità degli oltre 60 elementi dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, di cui appunto Gemma Elefante fa parte nella fila dei Violini.
Televisioni e giornali italiani e del mondo hanno ripreso i momenti più emozionanti della manifestazione offrendo così occasione, all’Orchestra e alla Regione Puglia di avere una visibilità e una notorietà meritatissime. Che sia solo l’inizio di un doveroso rilancio della Stagione Sinfonica e Operistica del Petruzzelli dopo due anni di chiusura forzata? Noi ce lo auguriamo, perché andrebbe sicuramente a impreziosire quelle bellezze paesaggistiche ed architettoniche che la Puglia racchiude. Ecco che dalla maestria degli oltre 60 maestri, la Piazza Hermitage ha fatto echeggiare le maggiori opere del nostro panorama artistico: da Rossini con l’Overture de “Italiana in Algeri”, a seguire “Il Barbiere di Siviglia” e “La Gazza Ladra”; poi ancora Verdi con l’overture da “La Forza del Destino” e “Il Nabucco”; Martucci con il “Notturno”; Glinka con overture da “Russlan e Ludmilla”. Musiche senza tempo che hanno riscosso un notevole successo di pubblico che ha applaudito entusiasticamente tributando ovazioni e saluti all’Orchestra di quell’Italia che li è tanto apprezzata e ricercata.
Un carico di emozioni per la nostra concittadina Gemma Elefante, nativa di Turi, rientrata nel luglio 2019, nella storica casa di famiglia nel centro cittadino, dove, tra studio, lavoro e famiglia, trova anche il tempo di dedicarsi alle sue altre passioni e propensioni. Un’artista a 365 gradi, che assieme alla musica ha conseguito qualifiche in vari settori sportivi, come il Nuoto, l’Hata Yoga, il Pilates, il Massaggio Professionale di vari tipi. È poi tra le file di alcune società sportive locali che possiamo riconoscerla, perché grande appassionata di Mountain Bike, Running, Camminata di Resistenza e Sportiva. “Avrei conseguito volentieri la Laurea in Scienze Motorie se non avessi preferito e conseguito a suo tempo l’Alta Formazione Orchestrale… Ma, anche in età “avanzata” è sempre possibile coronare gli altri sogni sepolti nel proprio personale cassetto delle passioni più importanti…”.
Rientrata a Turi ha infatti da subito preso contatti amicali con le Associazioni Sportive locali: 5&9 Mb e Dof Amatori che vantano postazioni e traguardi di rilievo nel panorama regionale e nazionale, i “50&passa”, e l’”Abcclett” che ringrazia di cuore. Una personalità come poche, quella di Gemma. Bella carismatica, trascinatrice, ricca di idee e spunti che si fanno carico di tutte le esperienze vissute nei suoi lunghi viaggi e la sua vita fuori dal piccolo paese.
Guardando Turi dalla lente di ingrandimento, quale crede sia il suo punto debole e su cosa dovrebbe piuttosto puntare?
«Colgo l’occasione per associarmi allo storico e giornalista Stefano De Carolis che recentemente ha pubblicato un articolo circa la presenza a Turi di un Teatro nel 1881. A lui ho espresso l’auspicio di recuperare il Teatro alla cittadinanza, vista anche la presenza al suo interno (attuali Uffici Anagrafe) di affreschi riconducibili a un noto Pittore Siciliano del tempo. Ma principalmente per un precipuo scopo culturale e artistico, vista la spiccata attitudine della gente di Turi verso la Musica, la Danza, la Commedia. Avere un “contenitore” adeguato non sarebbe sbagliato e l’Amministrazione comunale dovrebbe interessarsi e valutare le effettive possibilità di recupero dell’immobile che pare fosse fornito di dieci quinte sceniche e 200 posti a sedere. Non male per un Teatro di terz’ordine, come fu definito all’epoca…».
Ecco che la voce di Gemma Elefante si unisce al coro che nel corso di questi anni è stato ascoltato da numerosi artisti locali, desiderosi di avere un contenitore culturale cittadino che permettesse di dare il giusto lustro alle arti che qui, a Turi, hanno grande seguito.
Cinzia Debiase