Grazie ai fondi europei ‘#NextGenerationUE’, spiegano dal dicastero, i ricercatori che operano nel Servizio sanitario nazionale potranno condurre progetti di ricerca sanitaria per assicurare lo sviluppo e la qualità delle prestazioni del Servizio sanitario ai cittadini in tema di malattie rare, di malattie croniche non trasmissibili, ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali, e ‘Proof of Concept’, per colmare il divario tra ricerca e industria.
In totale sono 300 le proposte di progetti di ricerca biomedica presentate da ricercatori operanti in strutture del Ssn. Fra i progetti finanziati, 50 quelli nel campo delle malattie rare; 139 nell’area delle malattie croniche non trasmissibili, ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali, e 37 Proof of Concept.