Nuovo attacco a Karkhiv, almeno 10 morti. Stoltenberg ribadisce: la Nato non parteciperà al conflitto. Zelensky al Parlamento europeo: “Europa, non ci abbandonare”. Minaccia alla Cattedrale di Santa Sofia: i russi potrebbero bombardarla.
Suonano ancora le sirene di allarme a Kiev, dove è appena stata udita un’esplosione, secondo quanto riporta il sito del Kyiv Independent. Il sindaco della capitale, Vitalij Klyčko, poco fa aveva detto che “i nemici sono alle porte della città”. Ed è di pochi minuti fa la notizia secondo cui le forze armate russe hanno colpito la torre della tv di Kiev; i canali televisivi del Paese hanno smesso di trasmettere pochi minuti fa. Mentre un altro allarme desta preoccupazione e angoscia in questi minuti: “Secondo i dati di intelligence, i russi stanno preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia della capitale ucraina, patrimonio dell’umanità dell’Unesco”. A scriverlo su Twitter è l’ambasciata Ucraina presso la Santa Sede. “La Cattedrale del XI secolo, è un gioiello dell’Ucraina. Ci appelliamo ai russi, non commettete questo crimine”, si legge ancora nel tweet.
L’esercito russo agli ucraini: “Chi vive vicino ai ripetitori lasci le case”
Intanto, in attesa della ripresa dei negoziati a Gomel, al confine con la Bielorussia, confermati per domani, i combattimenti continuano: l‘esercito russo ha invitato tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino a ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le loro case, mentre il ministero della Difesa avvisa chi abita nelle zone in cui si trovano i cosiddetti “cyber hub“, ovvero i siti militari da cui vengono effettuati cyberattacchi, che sta per lanciare un intervento mirato per distruggerli, raccomandando loro di lasciare le abitazioni. “Allo scopo di sventare gli attacchi informatici contro la Russia, colpi con armi di alta precisione saranno effettuati contro le strutture tecnologiche del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina”.
Sirene di allarme hanno risuonato anche questa mattina in numerose città ucraine mentre il Paese affronta un’altra giornata di bombardamenti da parte delle forze russe. Secondo quanto riporta il Kiev Independent, le sirene antiaeree si sono udite nelle città di Rivne, a ovest di Kiev; a Ternopil (ovest); a Vinnytsia (centro) e a Volyn (nordovest). Intanto, si apprende in questi momenti, le forze dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk hanno raggiunto il confine della regione, unendosi alle unità delle forze armate russe operative sulla costa del mar d’Azov. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, il quale ha anche precisato che le forze armate di Mosca hanno bloccato all’esercito ucraino l’accesso al mar d’Azov.
Nuovo attacco a Kharkiv, Johnson: “Come Sarajevo”
La città ucraina di Kharkiv è stata nuovamente attaccata questa mattina, riferiscono media locali. Immagini televisive, rilanciate sui social media, mostrano una forte esplosione dopo quello che potrebbe essere un missile o una bomba scoppiata presso un edificio, che la testata Kiev Independent identifica come la sede del governo regionale. “Barbari attacchi missilistici russi sulla centrale piazza della Libertà e sui quartieri residenziali di Kharkiv”, scrive in un tweet il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Oleh Sinehubov, capo dell’amministrazione regionale di Kharkiv, ha riferito che l’edificio amministrativo, e anche alcuni palazzi residenziali, nel centro della città sono stati stati colpiti dai bombardamenti russi. Secondo i servizi statali di emergenza ucraini, il bombardamento ha causato almeno 10 morti. In precedenza, Sinehubov aveva riferito che almeno 11 persone erano state uccise e decine di altre erano rimaste ferite nei bombardamenti di ieri, aggiungendo che le truppe ucraine stanno respingendo i tentativi russi di avanzare verso la città (1,4 milioni di abitanti).
E proprio a proposito del bombardamento di Kharkiv, il premier britannico Boris Johnson, dall’Estonia, ha detto che i raid russi sulla città sono “assolutamente disgustosi” e ricordano alcuni degli attacchi a Sarajevo nella guerra in Bosnia. Johnson ha poi aggiunto: “Sembra proprio un’atrocità commessa deliberatamente contro un centro civile”. Il Regno Unito “continuerà a esercitare la massima pressione” sulla Russia, aveva dichiarato il premier britannico prima di partire; il presidente russo Putin sentirà le “conseguenze” della sua invasione dell’Ucraina, ha infine dichiarato Johnson.
Colonna militare russa verso Kiev
Come già diverse volte, prima e dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, i satelliti della società statunitense Maxar hanno fotografato da altissima quota la situazione nelle retrovie dell’esercito di Mosca. Questa volta sembra chiaro che le truppe inviate dal Cremlino si preparino all’assalto finale a Kiev, come dimostrerebbe l’enorme convoglio che da nord-ovest si sta dirigendo sulla capitale. Le immagini satellitari, scattate ieri, mostrano infatti una colonna di mezzi che si estende per circa 64 km. Intanto l’ambasciata italiana a Kiev, che in questi momenti si sta trasferendo a Leopoli, raccomanda ai connazionali ancora presenti nella capitale Ucraina e dintorni di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare la capitale, negli orari in cui non c’è il coprifuoco, raccomandando la massima cautela.
Lukashenko: “La Bielorussia non partecipa”, ma le truppe avanzano
“L’esercito della Bielorussia non prende parte all’azione militare e non lo ha mai fatto, possiamo dimostrarlo a tutti”: Alexander Lukashenko, il leader bielorusso alleato di Vladimir Putin, si tira fuori dalla guerra in corso in Ucraina, secondo dichiarazioni riportate dalla Bbc. “La leadership russa non ha mai sollevato con noi la questione del nostro coinvolgimento nel conflitto armato”, ha affermato ancora, sostenendo che “non intendiamo prendere parte a questa operazione speciale in Ucraina nel futuro”. Ma il ministero degli Esteri ucraino scrive su Facebook che “le truppe bielorusse sono entrate nella regione di Chernihiv”.
70 morti a Okhtyrka
Sarebbero oltre 70 i militari ucraini uccisi nell’attacco di artiglieria russo contro la base militare di Okhtyrka, tra Kharkiv e Kiev. A scriverlo su Telegram è stato il responsabile regionale Dmytro Zhyvytskyy, postando immagini dell’edificio colpito e di soccorritori che scavano tra le macerie. In un successivo post su Facebook, Zhyvytskyy ha parlato di molti soldati russi ed alcuni residenti uccisi durante gli scontri avvenuti domenica. La notizia è stata riportata dal Guardian.
Base militare ucraina in fiamme
Una base militare ucraina è in fiamme vicino a Kiev dopo un attacco aereo sferrato la notte scorsa dalle forze russe: lo riporta il Guardian, che pubblica un video con immagini dell’incendio lungo una strada di Brovary – dove ha sede la base, a 25 km a nordest di Kiev – riprese dall’interno di un’auto. Nel video, le persone a bordo dell’auto che riprendono la scena si chiedono se qualcuno sia sopravvissuto all’attacco e commentano che il posto di blocco della base è stato centrato in pieno.
La mappa degli attacchi russi aggiornata al 27 febbraio 2022
Stoltenberg, la Nato non parteciperà al conflitto
In queste ore “per la prima volta stiamo dispiegando le forze di risposta della Nato e truppe francesi sono in arrivo in Romania. Noi proteggeremo e difenderemo qualsiasi territorio della Nato. Noi siamo un’alleanza difensiva. Non cerchiamo il conflitto con la Russia, che deve immediatamente fermare la guerra e tornare alla diplomazia”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa dalla base militare Lask, in Polonia. “La guerra di Putin ha effetti su tutti e gli Alleati della Nato sono uniti”, ha aggiunto Stoltenberg, ribadendo che la Nato “non prenderà parte al conflitto” in corso in Ucraina, “non manderà truppe nel territorio ucraino né aerei nello spazio aereo ucraino”. Anche il presidente della Polonia Andrzej Duda ha chiarito che “non manderemo aerei in Ucraina perché si tratterebbe di un’interferenza in questa guerra”.
Lavrov: Kiev vuole arsenale atomico
“Il regime di Kiev cospira per sviluppare il suo arsenale atomico, è una minaccia alla sicurezza internazionale”: lo ha detto il ministro russo degli Esteri Sergey Lavrov nel videomessaggio con cui interviene alla conferenza sul disarmo in corso a Ginevra. Lo riferisce la Tass. “Stiamo lavorando per evitare l’emergere di armi nucleari in Ucraina”, ha aggiunto. Lavrov ha inoltre detto che per la Federazione Russa è “inaccettabile” che le armi nucleari Usa si trovino sul territorio di un certo numero di paesi europei, è giunto il momento che gli Stati Uniti se le riprendano. La Russia resta comunque “pronta a lavorare con gli Stati Uniti a nuovi accordi sulla stabilità strategica”. Durante la proiezione del videomessaggio molte delegazioni, tra cui l’Ucraina e diversi Paesi occidentali, hanno boicottato l’intervento di Sergei Lavrov. I diplomatici si sono alzati e hanno abbandonato la stanza in segno di protesta contro l’invasione. Lavrov ha annullato la sua partecipazione in presenza adducendo “sanzioni anti-russe” che gli vietano di sorvolare l’Unione europea.
Save the Children: i rifugiati potrebbero essere fino a 5 milioni
“Quella a cui stiamo assistendo a causa del conflitto in Ucraina potrebbe diventare la più grande emergenza umanitaria d’Europa dal 2015, quando tantissimi rifugiati sono arrivati fuggendo dai conflitti in Afghanistan, Iraq e Siria. Più di 500.000 persone sono già fuggite dall’Ucraina e si teme che il numero possa crescere fino a 5 milioni“, ha commentato Irina Saghoyan, direttore di Save the Children per l’Europa orientale. “Stiamo assistendo a una crescita allarmante ed esponenziale dei bisogni umanitari. Con temperature così rigide, gli spostamenti comportano un rischio ancora maggiore. Questi bambini hanno visto cose che nessun bambino dovrebbe mai vivere. È fondamentale che tutti quelli che entrano nei paesi vicini, compresa la Romania, siano protetti e abbiano accesso a cibo, acqua pulita, abbiano un riparo e ricevano supporto per la loro salute mentale”, conclude Irina Saghoyan.
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